ECONOMIA
Il trasporto sannita nel Recovery Plan: la pandemia ‘guida’ il sogno di un rilancio del Sannio

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Una nuova era per la rete ferroviaria Benevento-Cancello è quella che si prospetta con gli interventi previsti dal Recovery Plan, definito Piano Nazionale della Ripresa e della Resilienza, che nella Missione 3 dedica attenzione, tra le altre cose, alla ferrovia che collega il capoluogo sannita al capoluogo regionale della Campania.
Interventi che, connessi al completamento previsto dell’Alta Velocità “Napoli-Bari” sulla cui direttrice la città di Benevento ha ruolo baricentrico, andrebbero a migliorare la qualità del trasporto su ferro in termini di avanzamento tecnologico ed elettrificazione che si tradurranno in una maggiore qualità del servizio per i viaggiatori e per il trasporto merci, in una transizione ecologica e sostenibile del sistema del trasporto pubblico e nella omogeneizzazione degli standard prestazionali e di sicurezza delle infrastrutture per superare il divario esistente, anche in questo settore, tra Nord e Sud.
Tra gli interventi anche l’ aumento del numero dei passeggeri trasportati, della velocità di percorrenza, dell’interconnessione tra centri urbani e le altre infrastrutture sia agendo sull’esistente che acquistando nuovi treni, l’installazione di sistemi tecnologici per aumentare la sicurezza, l’efficientamento energetico e lo sviluppo dell’intermodalità ferro-gomma.
L’opera di riqualificazione globale del sistema trasporti contemplata nel Recovery Plan si integra con quella prevista dai PICS, sui quali a febbraio 2020 Regione e Comune hanno trovato intesa istituzionale e programmatica prevedendo, tra le altre cose, il passaggio della linea a RFI, la ristrutturazione e il miglioramento tecnologico degli spazi della stazione centrale, la chiusura dei passaggi a livello per garantire maggiore sicurezza.
Una svolta che potremo definire epocale con l’auspicio di una realizzazione in tempi brevi, dettati anche dai vincoli temporali – al massimo entro i prossimi cinque anni – previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e che dovrebbe compensare gli annosi ritardi sulla questione dei collegamenti, in particolare quelli tra Benevento e Napoli, costellata da decenni di proteste nel giro di decenni e di annunci di miglioramento mai effettivamente realizzati.
Una svolta che potrebbe risanare e recuperare tutte le perdite in termini di visitatori auspicati negli anni con progetti, mai realmente compiuti, di offerta turistica integrata con gli altri grandi centri attrattori della Campania; in termini di investimenti produttivi sulla città e sul Sannio; in termini, perché no, anche di maggiore attrazione di natura formativa verso l’Unisannio.
Una compiuta realizzazione dello sviluppo globale della città di Benevento e del Sannio che non può che passare anche attraverso una adeguata rete infrastrutturale che è tra gli strumenti per prevenire e combattere l’isolamento di un territorio che, in un circolo vizioso, continua a perdere anche le risorse umane più adeguate ad arrestare un trend socio-economico e demografico che le statistiche rilevano sempre in negativo.
L’occasione del Recovery Plan – come è stata più volte definita dai rappresentanti istituzionali a tutti i livelli e di tutti gli schieramenti – è imperdibile, ma l’auspicio, da parte nostra, è che ci sia un reale, scrupoloso e rigidissimo controllo nelle procedure per evitare che il sogno di un rilancio del Sannio possa essere spezzato sul nascere.