ECONOMIA
Decreto Sostegno, MIO: “Indennizzo irrisorio. Nel Sannio decine di attività a rischio”

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“Il comparto dell’ospitalità a tavola vale il 30% del Pil e senza di esso l’economia italiana non potrà mai ripartire. I nuovi ristori previsti nella bozza dell’attesissimo decreto Sostegno non bloccheranno lo stillicidio dei fallimenti con relativi drammi familiari nell’ambito del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca)”. Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
“Il sistema di calcolo dei ristori è ridicolo, inefficace, irragionevole – ha spiegato -. La situazione è tragica ma non seria, direbbe Flaiano”.
“Una percentuale, determinata per fasce, sulla perdita mensile media 2020 sul 2019 moltiplicata per due, dà per risultato meno di una elemosina. Questo è il fatto. Incontrovertibile – ha aggiunto Mario Carfora -. Facciamo l’esempio di un fatturato 2019 di 500mila euro, dimezzato nel 2020 a causa delle restrizioni covid. La differenza di 250mila divisa per dodici e moltiplicata per due mensilità diventa 41.666. Il 20%, cioè la quota a fondo perduto erogata dallo Stato, equivale quindi a 8mila e 333mila euro. Ergo, a fronte di una perdita del 50%, al piccolo imprenditore va un “sostegno” del 3,3%.
L’indennizzo irrisorio non aiuta e non sostiene il comparto più colpito dalle restrizioni – ha concluso -, che vale il 30% del Pil e nel Sannio avremo decine di attività che non riapriranno mai più”.