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Scuola, i genitori pro Dad scrivono a Mastella: “Venga riconosciuto il nostro diritto di scelta”

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“Gentilissimo Sindaco, facciamo seguito alla precedente richiesta a lei indirizzata, nonché alle Dirigenze Scolastiche delle scuole dei nostri figli, per chiederle di intercedere a nostro favore per ottenere il riconoscimento del diritto di scelta tra la didattica in presenza e la didattica a distanza.

Giova innanzitutto precisare la spontaneità del nostro gruppo genitori, che conta all’incirca 400 partecipanti, sorto in pochissimo tempo perché accomunato dall’unico intento della tutela del diritto alla salute dei nostri figli, nonché la democraticità del nostro spirito che non intende prevaricare gli altrui diritti”. I genitori pro Dad riscrivono al sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

“Le fonti normative di riferimento della invocata didattica a distanza – spiegano -, che si voglia definire DAD o DDI (forma più evoluta), risiedono nel D.L. 22/2020 convertito in L. 6/06/2020 n. 41 art. 3 co. 3 che prevede: “l’assicurazione delle prestazioni didattiche nella modalità a distanza attraverso strumenti informatici o tecnologici a disposizione, così integrando l’obbligo già previsto per i Dirigenti Scolastici dal D.P.C.M. del 4/03/2020 (art. 1 co. 1 lett g) di attivare la didattica a distanza attraverso l’opportuna organizzazione di strumenti e tecnologie”.Altresì, citiamo il D.M. n. 89 del 7/08/2020 che ha fissato le linee guida nazionali per la redazione di Piani Scolastici che, a prescindere dal grado di istruzione, i Dirigenti medesimi hanno l’obbligo di attivare, per organizzare un lavoro basato su una didattica mista, in presenza e a distanza, secondo un equilibrato bilanciamento tra attività sincrone e attività asincrone. Ne consegue che i Dirigenti scolastici, in un’ottica di tutela della salute pubblica, e in particolare della salute dei minori e delle loro famiglie, sono chiamati a garantire la fruibilità di modalità compatibili con l’emergenza epidemiologica.

La nostra richiesta di libera scelta tra didattica in presenza e didattica a distanza – aggiungo nella missiva – rappresenta allo stato la soluzione più valida e cauta, considerato il rischio epidemiologico, riuscendo a salvaguardare il diritto alla salute (sancito all’art. 32 della Costituzione Italiana) dei nostri figli e delle nostre famiglie, e altresì assicura la continuità didattica in condizioni di sicurezza a tutti gli alunni i cui genitori ne facciano richiesta. Si, perché il timore del contagio da covid 19 non può essere ignorato, né possono essere ignorati i sottaciuti dati dei contagi in tutte le scuole d’Italia, oramai venuti a luce e sotto gli occhi di tutti noi. E la voce dei genitori che, con pacata compostezza, invocano il diritto di poter evitare che il covid 19 entri nelle loro vite e nelle loro famiglie, cambiandone le sorti e i progetti futuri, non può essere soffocata, né tantomeno giudicata e minimizzata da gruppi contrapposti di genitori che invocano l’apertura delle scuole a tutti i costi e per tutti !

Caro Sindaco – sottolineano -, in questa sede non intendiamo polemizzare, ma ribadire l’assoluta democraticità nonché la legittimità della nostra richiesta di scelta della didattica a distanza, in costanza di emergenza da covid 19, nell’ipotesi in cui si decida la riapertura delle scuole (che pure appare una scelta discutibile). Ne consegue in maniera inequivocabile, che non stiamo imponendo la didattica a distanza anche ai genitori dichiaratamente favorevoli alla riapertura delle scuole in perdurare di epidemia, ma stiamo chiedendo a gran voce che il rischio di contagio da covid in ambito scolastico dipenda dalle nostre scelte consapevoli, senza essere costretti a barattare la salute con l’istruzione. Eppure, stiamo invocando un diritto fondamentale: il diritto alla salute ex art. 32 Cost., consacrato come diritto assoluto e soggettivo, di rango primario per la persona umana, inteso come uno stato complessivo di benessere fisico e mentale, che ha come principio cardine sottostante l’eguaglianza in senso formale e sostanziale (lo Stato deve garantire la salute degli individui senza discriminazioni sociali e /o personali…).

Il ricorso alla modalità della didattica digitale integrata in forma mista, nel particolare momento storico in cui versiamo – aggiungono ancora -, riuscirebbe a contemperare il fondamentale diritto alla salute di alunni e genitori con il diritto all’istruzione scolastica, nel pieno rispetto del principio di eguaglianza. Pertanto, reiteriamo la nostra richiesta di possibilità di scelta tra didattica in presenza e didattica a distanza, chiedendo il Suo sostegno presso i Dirigenti Scolastici delle scuole di ogni grado della città di Benevento, affinché consentano ai nostri figli la fruizione della suddetta modalità. Le chiediamo anche, in attesa della concessione di DDI da parte delle autorità scolastiche, di intercedere presso le stesse e sostenerci perché le eventuali assenze dei nostri figli, dettate esclusivamente dalle rispettabili motivazioni suesposte, risultino assenze giustificate.

Un’ultima considerazione che ci sta particolarmente a cuore dobbiamo esprimerle – concludono -. Riguarda le numerose famiglie che versano in condizioni delicate a causa di familiari conviventi affetti da patologie importanti o croniche, per le quali un eventuale contagio da covid attraverso la scuola avrebbe conseguenze gravissime. Appare evidente, oltre che legittimo, che le famiglie c.d. fragili mettano in atto tutte le misure per scongiurare un contagio da covid che possa derivare dalla frequenza dei propri figli a scuola e che, nel silenzio delle istituzioni, si uniscano alla nostra iniziativa per la concessione della didattica a distanza. Ci sembra doveroso farci portavoce anche di questo aspetto al momento sottovalutato, cui l’opinione pubblica e le istituzioni tutte, dovrebbero porre la più rispettosa attenzione, e conseguente tutela, senza esprimere giudizi di merito. Confidando in un suo intervento che sia risolutivo della nostra importantissima problematica, La salutiamo cordialmente”.

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