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Morcone, azzerata la Tari 2020 per le attività chiuse almeno un mese a causa del covid

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“Con il regolamento TARI, approvato in Consiglio Comunale, – scrive il gruppo ‘Cambiamo Morcone’ – sono previste esenzioni o riduzioni: per chi va a vivere o ad aprire attività nel centro storico; per chi dismette slot machine (nell’ambito di una lotta alla ludopatia avviata con l’approvazione del relativo regolamento nel 2018); per le utenze non domestiche produttrici o distributrici di beni alimentari che, a titolo gratuito, cedono eccedenze di tali beni ad associazioni assistenziali o di volontariato ai fini della distribuzione a soggetti bisognosi; per chi aderisce al compostaggio domestico anche all’interno del centro storico, portandola al 30% in luogo del 2,5 % precedente (entro la fine dell’anno e in vista della riduzione 2021 partirà una campagna di verifica del possesso delle relative convenzioni per i numeri che operano il compostaggio).
Ma vi è di più: abbiamo azzerato, con il regolamento approvato, – proseguono nella nota – la TARI 2020 per le attività commerciali, artigianali e di servizi cui è stata imposta dallo Stato o dalla Regione la chiusura per almeno 30 giorni al fine di prevenire la diffusione del contagio, e ridotto del 50% la tariffa per le attività pluricategorie che hanno subito la chiusura limitata alla vendita di alcuni prodotti.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico è diventata, inoltre, operativa, la delibera adottata a gennaio che ha azzerato il pagamento del trasporto scolastico per i nuclei familiari con ISEE ordinario inferiore a 5.000 euro e sensibilmente ridotto l’importo della tariffa per i nuclei con ISEE ordinario compreso tra i 5.000,01 e i 10.633,00. Ciò, nonostante i costi del trasporto siano notevolmente cresciuti per l’applicazione delle misure anticontagio.
Tutto questo è stato possibile attraverso un’oculata gestione del bilancio ( pur gravato da un fardello di debiti pregressi lasciatici in eredità dalla vecchia amministrazione e dagli ulteriori debiti che rischiano di sorgere a seguito della superficialità con la quale sono stati avviati in passato delicati procedimenti) e attraverso la ferma determinazione ad investire soldi ed energie per provvedimenti concreti rifuggendo, tra i pochissimi politici ed amministratori d’Italia a non approfittare dell’occasione, dal protagonismo e dai riflettori.
Quando la minoranza, in piena emergenza, confermando la propria predisposizione allo sciacallaggio, portava ad esempio amministrazioni che sgomitavano per fornire alla propria cittadinanza l’uovo di cioccolato più buono o la pizzetta più fragrante, – spiegano nella nota – dicemmo subito che avremmo atteso di avere un quadro chiaro per intervenire, senza disperdere, nel frattempo, risorse economiche e mentali per dare seguito a tali continue #provocazioni.
Ora che il tempo è arrivato siamo stati tra i pochissimi comuni in Italia a rimandare la scadenza Imu e ad azzerare la Tari per le attività commerciali chiuse. Abbiamo la presunzione di ritenere – conclude la nota – che i nostri concittadini non rimpiangeranno di non aver mangiato pizze a spese delle finanze pubbliche”.