SANNIO
Covid, il sindaco di San Lorenzo Maggiore: ‘Dall’Asl gestione pressapochistica dei nostri casi’
 
																														
															
															
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“Sono molto rammaricato, anzi veramente “incazzato” per la continua  mancanza di correttezza da parte dell’ASL nei confronti del comune come  ente, ma in particolar modo verso la popolazione che rappresento.    
La mia forte indignazione è legata alla gestione pressapochistica, superficiale e irrispettosa dei casi COVID-19 accertati nel nostro comune, San Lorenzo Maggiore.          
Per dovere di cronaca – scrive il sindaco Carlo Giuseppe Iannotti – è opportuno ricostruire brevemente i fatti,  raccontando le varie vicende. Il tutto inizia domenica 29 marzo alle ore  21.00 circa, quando sulla PEC del comune giunge la comunicazione della  positività al Covid-19 di una nostra concittadina. Purtroppo, come è  tristemente risaputo la Signora non riesce a vincere la battaglia contro  il virus. Il giorno successivo al decesso, precisamente il 2 aprile, la  figlia della signora deceduta mi comunica che il padre ha la febbre,  così alle ore 13.52 del giorno stesso invio una PEC all’ASL in cui  chiedo espressamente il tampone per tutta la famiglia. Con assoluta  superficialità la mia richiesta viene ignorata, non ricevendo alcuna  risposta in merito. Pur non avendo effettuato alcun tampone, con molta  leggerezza, Il 10 aprile l’ASL ci comunica che è terminato il periodo di  quarantena obbligatoria del nucleo familiare, dando quindi la concreta  possibilità di poter uscire.    
Verso la fine di aprile (a distanza di un mese dalla mia  richiesta) senza mettere a conoscenza me, né tanto meno altri  amministratori, – continua il primo cittadino – l’ASL decide di effettuare i tamponi su tutto il nucleo  familiare precedentemente in quarantena, ai quali risulta positivo il  marito della Signora deceduta; perché questo ritardo? Perché la mia  richiesta di tampone, fatta 30 giorni prima, non è stata presa in  considerazione.
L’ultimo irrispettoso episodio risale a poche ore fa. Ieri, verso le  19:00 vengo a conoscenza – prosegue Iannotti – che a San Lorenzo Maggiore ci sono 3 nuovi casi, di cui uno è una  conferma e due sono nuovi positivi. Dall’ASL nessuna comunicazione in  merito, silenzio totale.    
La comunicazione arriva con estrema calma solo verso le 22.00  circa: perché questo ritardo nella  comunicazione? Perché non informare prima l’amministrazione comunale per  le dovute azioni di competenza?    
Non è tollerabile una tale carenza a livello comunicativo, a  maggior ragione se il nemico si chiama Covid-19. Abbiamo imparato in  questi mesi che la tempestività nell’adottare le azioni atte a limitare i  contagi è fondamentale, ma al contrario, agendo con tale superficialità  si rischia di provocare danni irreparabili all’intera comunità laurentina.          
Così, a distanza di poche ore dalla diffusione della notizia molti  miei concittadini hanno manifestato una forte preoccupazione per una  eventuale impennata dei contagi. Analizzando tali mancanze organizzative  e comunicative, purtroppo le preoccupazioni dei miei concittadini non  sono affatto infondate.    
Con la speranza che l’ ASL nell’immediato agisca con  professionalità, serietà e perizia nella tutela della salute dei  cittadini, senza distinzione alcuna, – conclude il sindaco Iannotti – chiediamo inoltre che vengano  chiariti e resi pubblici i criteri con i quali sono stati scelti alcuni  comuni, per fare i tamponi, rispetto ad altri. Non è tollerabile che vi  siano comuni di “serie A” e comuni di “serie B”. Siamo una piccola realtà, ma abbiamo una dignità che non può essere calpestata da incapaci”.   
 
							 
							




 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
					 
					 
					 
					 
							 
					 
					 
					 
					