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A Paolisi primo giorno da ‘zona rossa’. Il sindaco: ‘Sacrificio da fare per evitare contagi’
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Da ieri sera Paolisi è “zona rossa“: fino al 18 aprile prossimo, secondo le disposizioni del presidente della Regione De Luca, non si può entrare né uscire dal territorio comunale e saranno sospese tutte le attività degli uffici pubblici, ad eccezione di quelle essenziali e di pubblica utilità.
La decisione del governatore è giunta a seguito dell’aumento dei contagi registrato nella giornata di ieri.
Il dato aggiornato, secondo il bollettino odierno dell’Asl, è di 20 persone positive al Covid-19, di cui diciotto ora sono a domicilio e due ricoverati all’ospedale di Benevento “San Pio”.
Gli accessi viari al territorio di Paolisi sono presidiati dalle forze dell’ordine. Sono chiuse anche le strade secondarie. Possono circolare con la dovuta autodichiarazione solo le persone che esercitano attività lavorative consentite dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, gli operatori sanitari e socio-sanitari e coloro che sono impegnati nei controlli e nell’assistenza alle attività relative all’emergenza.
Per questo periodo la ASL di Benevento ha assicurato il rafforzamento e l’ampliamento degli screening sanitari.
Il focolaio del contagio in questo territorio di poco più di 2mila abitanti è legato a un’azienda avicola del posto. 41 i tamponi effettuati di cui risultano positivi 12 persone: Si tratta, perlopiù, di dipendenti che, in molti casi, risiedono in altri comuni della Valle Caudina e che, da quanto comunicato dalla stessa azienda nella giornata di ieri, non presentano un quadro clinico preoccupante ed erano già stati sottoposti alle misure di prevenzione di distanziamento sociale. Negativi, invece, gli altri 26 e i tre membri della famiglia titolare dell’attività produttiva. Questo territorio ha registrato, purtroppo, anche la morte di una 92enne il 30 marzo scorso.
L’intervista al sindaco nel servizio video