SANNIO
San Lorenzello, Lavorgna: “Ospedale di Comunità prima vittoria, ma la battaglia è lunga”
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“Ovviamente non prendo parte alle polemiche instaurate in ambito locale, in quanto ritengo che in questo preciso momento storico, siano totalmente inopportune e inappropriate. Ribadisco con fermezza che la riapertura imminente dell’Ospedale di Comunità, è la prima vittoria di una lunga battaglia. Ritengo che sia dovere di ogni cittadino dare impulso ad attività, che se anche pianificate e programmate non erano a tutt’oggi state messe in campo, e in questa particolare contingenza l’utilizzo dei social è servito a sensibilizzare chi ne aveva la responsabilità, a dar corso alle iniziative necessarie per l’attivazione di servizi già previsti che rispondono alle necessità dell’intera collettività locale”. Così in una nota il vicesindaco di San Lorenzello, Alfredo Lavorgna.
“Ringrazio tutti i 4200 cittadini – aggiunge – che quotidianamente chiedono la riapertura immediata dell’ex Ospedale di Cerreto Sannita e tutte le istituzioni, per l’interesse di tutti, e sperano che al termine della pandemia determinata dalla diffusione del contagio da Covid 19, possa allargare le tipologie di prestazioni erogate e sostenere un’attività sanitaria ai livelli di qualche anno fa. Sono convinto che nè io come amministratore del gruppo social e nè alcun consigliere o sindaco della zona, abbia mai pensato di fare speculazione politica, si è solo creata una solidale collaborazione fra soggetti, che se pur perseguendo strade diverse avevano di mira il conseguimento dello stesso fine. Se ritorneremo ad avere un Ospedale a Cerreto Sannita il merito sarà di tutti i cittadini, di tutti noi, di tutti i sindaci e istituzioni che si sono mossi in questa direzione contrapponendosi alla gestione degli ultimi anni preordinata all’attuazione dei tagli in sanità.
Oggi – prosegue – è arrivato il momento di far capire a chi ci governa che deve essere prioritaria l’attuazione piena e totale dell’art. 32 della Costituzione Italiana recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. L’ex P.O. di Cerreto Sannita, ha la possibilità di avere anche posti per la terapia intensiva, ha un eliporto che altre strutture ospedaliere della zona non hanno, un macchinario per la TAC di ultima generazione e tutti i comfort per essere un’ottima struttura sanitaria ed ospitare a pieno ritmo anche 60 persone con reparti attrezzati, valorizzando risorse già esistenti, ora inutilizzate, dando così un notevole contributo alla garanzia di tutela della salute dei cittadini. Il Presidente De Luca non può pensare di costruire strutture nelle altre province lasciando fuori il Sannio e Benevento che chiede solo la riapertura di strutture esistenti e funzionali già presenti sul territorio.
Colgo l’occasione – conclude – per proporre qualsiasi iniziativa, di raccolta fondi che darebbe ancora più spazio all’efficientamento della struttura, per provvedere all’acquisto di ventilatori polmonari e pensare di attivare la terapia intensiva, che già qualche anno fa si riteneva di poter fare. Speriamo che il Governo Nazionale e il Governatore De Luca si rendano conto dei danni apportati a tanti cittadini e dopo questa emergenza ritornino a dimostrare che l’Italia è un grande paese”.