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Lutto nella Chiesa beneventana: è morto l’arcivescovo Andrea Mugione
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Lutto nella chiesa beneventana per la scomparsa dell’arcivescovo emerito della diocesi di Benevento, Andrea Mugione. Il sacerdote, originario di Caivano, è venuto a mancare in serata a Napoli dove era ricoverato da domenica scorsa all’ospedale “Cardarelli”. Mugione avrebbe compiuto quest’anno 80 anni.
Il 3 maggio 2006 papa Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo della sede metropolitana di Benevento, della quale ha preso possesso il 24 giugno successivo durante una solenne cerimonia presso la Basilica Santuario di Maria Santissima delle Grazie.
Il 18 febbraio 2016 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Benevento per raggiunti limiti di età, presentata il 9 novembre 2015; gli è succeduto Felice Accrocca.
Il rito funebre sarà celebrato venerdì 28 febbraio alle ore 11, nella Parrocchia Sant’Antonio di Padova ai Cappuccini di Caivano, alla via Diaz 27.
LE REAZIONI – “Sono molto rattristato dalla notizia della scomparsa di monsignor Andrea Mugione che, com’è noto, ha guidato la Chiesa beneventana dal 2006 al 2016 lasciando un segno profondo per le doti di profonda sensibilità e per la sua fattiva partecipazione alla risoluzione delle problematiche sociali della nostra comunità. Esprimo pertanto il più profondo cordoglio alla famiglia di monsignor Mugione e all’intera comunità ecclesiale, anche a nome dell’Amministrazione comunale e dei cittadini di Benevento”. Lo scrive il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
“La notizia della scomparsa dell’arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Benevento, mons. Andrea Mugione suscita sentimenti di grande tristezza in tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di averlo dal 3 maggio 2006 al 18 febbraio 2016 come guida della Chiesa beneventana. Ho avuto molteplici occasioni di incontro con monsignor Mugione e ho sempre apprezzato la sua capacità di dialogo e analisi dei problemi sociali come quelli della famiglia, della vita, del lavoro. Soprattutto la grande attenzione alla formazione e la vicinanza ai poveri che si era rafforzata negli anni in cui era stato missionario in Venezuela”. Così il consigliere regionale della Campania, Erasmo Mortaruolo, alla notizia della scomparsa del vescovo emerito dell’Arcidiocesi di Benevento, Andrea Mugione.
“Con Monsignor Mugione – prosegue Mortaruolo – scompare una pagina importante della nostra terra e dell’Arcidiocesi di Benevento. Restano ancora vivaci le sue iniziative, le sue visite pastorali in tutte le comunità del Sannio, il suo legame tutto speciale con i giovani, il suo impegno nella promozione delle comunicazioni sociali. Non posso però non far rivivere le immagini e le parole di un evento storico che si è compiuto dall’11 al 14 febbraio del 2016, a pochi mesi dalla mia elezione a Consigliere regionale della Campania, con il ritorno a Pietrelcina dopo 100 anni dalla partenza dal suo paese natio delle spoglie di San Pio. Ricordo ancora la sua grande commozione dinanzi all’urna. Penso altresì a un altro momento storico per il Sannio e in particolare per la Valle Vitulanese, con la promulgazione il 12 febbraio 2014 dell’editto con il quale informava della sua volontà di dare inizio al processo canonico per la causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Fr. Isaia Columbro da Foglianise.
Ancora indelebili le immagini della riapertura della cattedrale, l’11 ottobre 2012 dopo sette anni di restauri. Non fu solo un recupero edilizio ma un intervento che riguardava la dimensione cultuale e culturale dell’intera comunità beneventana. Nell’Arcidiocesi di Benevento monsignor Mugione lascerà un’impronta profonda della sua attività pastorale illuminata e socialmente sensibile che si è espressa attraverso parole di saggezza e speranza. Esprimo all’Arcidiocesi di Benevento e alla famiglia, il cordoglio della Regione Campania, al quale aggiungo il mio personale, per la scomparsa di monsignor Andrea che ha costituito un prezioso punto di riferimento per tutti noi”.
Il presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, ha espresso il cordoglio suo personale e dell’Ente tutto per la scomparsa dell’Arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Benevento, mons. Andrea Mugione, di cui è stato Pastore dal 2006 al 2016 e protagonista, ha dichiarato Di Maria, di iniziative di alto profilo sia ecclesiale che sociale e civile.
Nel suo messaggio di cordoglio, ha quindi sottolineato come mons. Mugione abbia sempre voluto intrattenere forti rapporti istituzionali con la Provincia e con gli Enti locali sanniti nell’ambito di un più fecondo dialogo tra la Chiesa e la collettività sannita nel suo complesso e nelle sue articolazioni.
Di Maria ha ricordato, tra i molteplici esempi di questo rapporto, la presenza al Museo Arcos di Benevento di mons. Mugione alla cerimonia inaugurale, promossa dalla Provincia, della Sezione egizia del Tempio della Dea Iside, la sera del 4 marzo 2013 per testimoniare il favore con cui guardava ad ogni iniziativa volta a salvaguardare e valorizzare i beni culturali, archeologici, monumentali e storici del Sannio, nonché a confermare, con quella sua partecipazione, il suo stesso impegno e quello della Chiesa beneventana su questo fronte, momento imprescindibile per la rinascita complessiva del territorio.
Anche le ACLI Provinciali di Benevento esprimono il proprio cordoglio per la dipartita della guida diocesana dal 2006 al 2016. “La notizia della scomparsa dell’arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Benevento, Mons. Andrea Mugione, – dichiara Danilo Parente, presidente delle ACLI Provinciali di Benevento – ci addolora profondamente. Perdiamo un protagonista vero della nostra realtà, una persona capace di dialogare con tutti. S.E. ha rappresentato a lungo la guida spirituale di un’intera comunità. Lo ricordiamo per le tante iniziative messe in campo e per l’essere sempre stato in grado di farsi interprete vero e credibile delle istanze e delle difficoltà della sua gente. Senza di lui perdiamo tanto, ma il suo impegno sociale e la sua dedizione al servizio della Chiesa Beneventana resteranno impresse nel cuore e nella testa del popolo che ha tanto amato”.