Comune di Benevento
‘Cartelle pazze’ Tari 2014, Di Dio: “Errori grossolani negli oltre 7mila avvisi di pagamento”
																														
															
															
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“Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Serluca, sono ancora  numerosi i cittadini che ci segnalano errori grossolani negli oltre 7000 avvisi di pagamento notificati dalla Andreani Tributi per la  riscossione della TARI relativamente all’anno 2014. A tanti  contribuenti, forse troppi, vengono richiesti interamente o parzialmente  importi già regolarmente saldati. Una percentuale di errore riscontrata  da molti utenti che sembra essere eccessivamente alta, al punto da  generare un nuovo caso di “cartelle pazze”. A scriverlo in una nota è il consigliere comunale a Palazzo Mosti, Italo Di Dio. 
“Un’attività, quella posta in  essere dalla società affidataria, che pone dubbi sia sull’attendibilità  dei dati in loro possesso, evidentemente derivanti da banche dati  consegnate dall’ente sulla base di liste di carico, ruoli, che non  risultano accuratamente verificati ed aggiornati. Dubbi che però non  possono non interessare anche l’operato della stessa Andreani,  soprattutto se conderiamo che, per la corresponsione delle annualità  oggetto degli avvisi (anno 2014) era già prevista da tempo la modalità  di pagamento mediante modello F24, la cui tracciabilità è facilmente  rilevabile sul cosiddetto “cassetto fiscale” di ogni singolo  contribuente. 
Prima di inviare avvisi “a pioggia”, – prosegue l’esponente dell’opposizione – sarebbe stato  sufficiente verificare preliminarmente la posizione dei  cittadini-contribuenti sugli stessi “cassetti” e spedire gli avvisi per  la legittima richiesta del dovuto solo in caso fosse stata confermata la  posizione debitoria. Purtroppo siamo alle solite, ancora una volta  costretti ad assistere ed aiutare cittadini infuriati per essere stati  sottoposti alle solite “vessazioni” a causa della superficialità di chi  ci governa, obbligati a recarsi presso gli uffici comunali per  dimostrare l’illegittimità di quanto preteso nell’avviso, attraverso  l’esibizione di pagamenti già effettuati. Un’operazione che spesso non  risulta agevole soprattutto da parte di coloro che non hanno molta  dimestichezza con la conservazione dei documenti, in particolare gli  anziani, che rischiano di dover ripetere pagamenti già effettuati anni  prima, non riuscendo a trovare le relative attestazioni di pagamento o  non accorgendosi o ricordandosi di aver già saldato. 
Una vicenda – continua – che mi  induce a presentare in settimana un’interrogazione all’assessore  competente: ho la necessità e l’urgenza di conoscere le modalità di  trasferimento delle liste di contribuenti “morosi” depositate presso la  Andreani Tributi, il numero esatto degli avvisi notificati e da  notificare entro l’anno, la percentuale degli stessi che sono poi  risultati errati in seguito alla esibizione dei versamenti da parte dei  contribuenti (ed i relativi costi a carico dell’ente), le azioni poste  in essere dalla Andreani per verificare preliminarmente le situazioni di  “morosità”, se l’affidamento alla Andreani Tributi sia stato  formalmente approvato dall’Osl e, soprattutto, di accertare le azioni  poste in essere sia dall’Ente che dalla stessa Andreani per ridurre  l’evasione fiscale, una promessa più volte lanciata da questa  amministrazione ma i cui risultati sono del tutto insoddisfacenti. 
Tali  condotte – conclude Di Dio – rischiano infatti di compromettere quella auspicabile  collaborazione tra cittadino ed ente impositore che un’amministrazione  virtuosa dovrebbe garantire, poiché si finisce con l’alimentare il  paradosso del tartassamento dei contribuenti onesti tralasciando invece  gli evasori e o i cosiddetti “morosi seriali”.
							
							

