ECONOMIA
Capitale Europea del Vino, Confcommercio: ‘Occasione che il Sannio si è lasciato sfuggire’
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“In un’intervista Libero Rillo, presidente del Consorzio Sannio Dop, ha dichiarato in merito a Città del Vino: “siamo ancora lontani dalla cura del territorio che hanno saputo avere altre realtà italiane”. Ci congratuliamo con Libero Rillo per aver avuto questa intuizione e per aver compreso che serve un cambio di passo a nove mesi dall’assegnazione del titolo di “Capitale Europea del Vino 2019”. A denunciarlo in una nota è Nicola Romano, presidente di ConfCommercio Benevento.
“Abbiamo sempre pensato che il successo dell’iniziativa – aggiunge Romano – sarebbe stato fare rete cercando prima di tutto di far conoscere i nostri vini fuori dalla dimensione locale. Era questo il nostro intento quando proponemmo la “Fiera Internazionale Vitivinicola”, un evento che avrebbe garantito un interessante connubio tra gli itinerari storico gastronomico e religiosi del nostro Sannio.
Prendiamo atto però che lo stesso presidente del Consorzio Sannio Dop non ritenne, disertando il nostro invito, che il nostro progetto potesse essere utile al fine della promozione del territorio. Oggi giunti ormai al giro di boa ci domandiamo però quali sono gli obiettivi raggiunti e quali le prospettive future, chiediamo di conoscere come si pensa di utilizzare il milione di euro che la Regione investirà per questo importante appuntamento.
Riteniamo che probabilmente – continua la nota – ci si è resi conto solo oggi che serviva coinvolgere esperti di marketing territoriale. Non crediamo però che ci sia più il tempo per cambiare rotta, affidarsi oggi ad esperti per far conoscere al mondo le nostre eccellenze, crediamo non serva, bisognava pensarci prima.
Per realizzare un evento di respiro internazionale come immaginavamo potesse essere Città del Vino, – conclude Romano – sono necessari mesi di lavoro ed un cambio di passo a pochi mesi dal termine crediamo sia un’impresa impossibile.
Si tratta di un’ennesima occasione che il Sannio si è lasciato sfuggire, con amarezza dobbiamo concludere che l’evento si è tradotto soltanto in una vetrina personale per far conoscere alla provincia e ai suoi confini i quattro sindaci promotori, ma non ha sicuramente portato un valore aggiunto alla filiera né a chi produce né a chi vende”.