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“Lucarelli” e “Pellico”, IoXBenevento: ‘Da anni denunciamo la poca sicurezza delle scuole’
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Dopo la decisione del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, di chiudere le scuole del Rione Libertà “Bosco Lucarelli” e “Silvio Pellico”, interviene anche l’associazione “IoXBenevento”. Come è ormai noto, i due istituti scolastici sono stati ritenuti non idonei per proseguire l’attività scolastica in seguito alle verifiche dei tecnici nominati da Palazzo Mosti.
Sulla vicenda però, il presidente di “IoXBenevento”, Giuseppe Schipani, è attivo dal lontano del 2012. Risale al dicembre di quell’anno, infatti, la prima conferenza stampa sull’argomento. I genitori e i membri dell’associazione realizzarono un reportage fotografico con il quale sottolineavano alcune criticità all’interno delle classi. Una serie di scatti che finì anche sul tavolo dell’allora sindaco Fausto Pepe.
Il passaggio successivo avviene tre anni dopo la prima segnalazione. Siamo nel 2015 quando ancora una volta Schipani invia una nuova comunicazione a Pepe per richiamare l’attenzione sui problemi dei due istituti.
Una missiva che l’anno successivo, il 2016, giungerà anche a Clemente Mastella che dopo una primo momento di silenzio, interverrà nel ottobre di quell’anno con una serie di interventi e verifiche per valutare la situazione in tutte le scuole del capoluogo. In quell’occasione furono realizzati dei lavori di somma urgenza.
La storia recente, infine, è nota a tutti con la decisione di chiudere le due scuole e una palestra, la “Amato” adiacente all’istituto “Mazzini”, a piazza Risorgimento. “La questione è delicata – ha commentato Schipani – e merita una riflessione seria che non può essere ridotta a scontro politico. I Governi nazionali hanno stanziato fondi per l’edilizia scolastica e noi che segnaliamo problemi da 7 anni vogliamo sapere cosa è stato fatto”.
Una richiesta legittima e che probabilmente arriverà anche nelle mani della Procura della Repubblica: “Consegneremo tutto il materiale prodotto in questi anni – ha concluso Schipani -. Se i problemi sono gli stessi dal 2012, qualcuno dovrà assumersi la responsabilità”.