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Bando periferie, Corona replica a Reale: “L’assessore suggerisce una interessante verifica per il progetto”

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“A nome dell’associazione ‘Altrabenevento per la città sostenibile contro il malaffare’ ho criticato il progetto della società casertana, approvato dal Comune di Benevento, per la costruzione di una struttura di tre piani sull’area ex collegio la Salle attualmente utilizzata come Terminal Bus. Ha risposto piccato e risentito l’assessore all’Urbanistica Antonio Reale con un lungo articolo che per buona parte è il solito attacco a Gabriele Corona con le solite argomentazioni trite e ritrite utilizzate inutilmente da alcuni decenni: è un dipendente comunale ma non si sa che di cosa si occupa (ma per saperlo basta chiederlo alla Segretaria Comunale); vuole fare politica ma non è stato eletto quando si è candidato (cioè alla regionali del 1990, 28 anni fa, con la piccola lista dei Verdi Arcobaleno); fa il moralizzatore ma nessuno lo ha incaricato (come se fosse necessaria la nomina politica per fare cittadinanza attiva); tutte le forse politiche sono d’accordo con la cementificazione dell’area Terminal Bus, tranne Altrabenevento (e forse su questo Reale ha ragione)”. Così il presidente dell’associazione, Gabriele Corona, risponde al membro dellagiunta Mastella.
“Poi – spiega Altrabenevento -, conclusi gli insulti e gli attacchi a Corona con l’annuncio della solita inutile querela del sindaco Mastella, l’assessore Reale ha sfoggiato tutta la sua competenza politico-amministrativa-urbanistica da far impallidire i suoi consulenti, anche quelli utilizzati per scrivere delibere senza alcun formale incarico. E però, nella sostanza egli non smentisce alcunchè. Anzi conferma che la decisione di trasferire il Terminal Bus non è stata assunta da alcun consiglio comunale e neppure è stato deciso nell’ambito di un Piano per la mobilità. La proposta fu avanzata a luglio 2016 dalla società di Gricignano di Aversa che da poco aveva terminato di costruire il Green Park di Ceppaloni. Sull’area dell’ex collegio la Salle vuole costruire una struttura a tre piani con parcheggi, negozi, uffici e appartamenti. Reale conferma la cementificazione aggiungendo semplicemente che è tutto a posto e tutto è lecito. Naturalmente.
L’assessore del monocolore di Mastella- Forza Italia – scrive Corona – conferma pure che la ditta per quella costruzione dovrebbe contribuire con un suo finanziamento di 2 milioni e quattrocento mila euro (25%) mentre il governo dovrebbe sborsare gli altri 7 milioni di euro (75%). In cambio della sua esigua quota di finanziamento, la ditta casertana vuole gestire il parcheggio, i negozi, gli uffici, gli appartamenti per 30 anni, incassando pure la pubblicità su tutti gli spazi interni ed esterni. Reale sostiene che queste condizioni sono contenute in una proposta di convenzione da approvare, ma non dice che il 2 agosto scorso quell’atto è stato pubblicato sul sito del Comune tra i documenti che impongono condizioni anche ad eventuali costruttori nel caso fossero diversi dal promotore . Ebbene, lo schema di convenzione proposta dai casertani a luglio 2016 è uguale a quella pubblicata il 2 agosto scorso, tranne per una clausola relativa ai danni per eventuali blocchi di lavoro per il ritrovamento di reperti archeologici. In tale probabile caso, cosa prevede l’assessore Reale ? E che succede nel caso di blocco dei lavori per pericoli di danni alla sottostante galleria ferroviaria della tratta Benevento-Avellino tra le fermate Arco di Traiano e Porta Rufina.
Il lungo articolo di Reale, forbito ma molto lacunoso – conclude Corona -, ci ricorda però che l’intervento della società era necessario perché il Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri del maggio 2016, per la riqualificazione delle periferie, prevedeva che per accedere ai finanziamenti pubblici fosse necessario il coinvolgimento dei privati con risorse pari ad almeno il 25% del totale. L’intervento del Comune di Benevento per riqualificare le periferie è composto da circa quindici progetti e il contributo dei privati assomma a € 8.582.202,25 pari al 32% del totale. Gran parte di questa contribuzione privata, cioè circa 5 milioni e 900 mila euro, deriva da promesse di finanziamenti di una piccala società locale che ha proposto di realizzare con spesa totalmente a suo carico, una grande piscina e un ostello. Che fine hanno fatto queste promesse di finanziamento? Senza queste opere, la percentuale di finanziamento privato sarebbe scesa al 15% circa e di conseguenza la commissione ministeriale che ha attribuito al progetto complessivo del Comune di Benevento 25 punti, il minimo previsto, avrebbe dovuto escludere dai finanziamenti la proposta della amministrazione Mastella? Lo possono accertare con facilità, anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle”.