CRONACA
Sottraeva denaro al Comune di Crispano: 84enne sannita denunciato per peculato
Si tratta del rappresentante legale di una società concessionaria incariata dall'ente a riscuotere tributi. L'operazione della Guardia di Finanza di Benevento ha portato al sequestro preventivo, con fine di confisca, di depositi bancari, titolo bancari, beni mobili e immobili per un valore di oltre un milione di euroAscolta la lettura dell'articolo
Depositi bancari, titoli finanziari, beni mobili ed immobili per un valore di 1.045.508,48 euro sono stati sequestrati in maniera preventiva dalla Guardia di Finanza di Benevento su decreto finalizzato alla confisca emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta dei magistrati della Procura di Benevento.
I beni sequestrati erano nella disponibilità del legale rappresentante di una società operante nel servizio di riscossione dei ruoli idrici e della gestione tesoreria per conto del Comune di Crispano, in provincia di Napoli, con sede nel Sannio.
Il provvedimento è scaturito dalle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Benevento in ordine alle condotte appropriative poste in essere dal rappresentante legale della società, un 84enne originario di Sant’Agata de’ Goti, che è stato deferito per il reato di peculato previsto dall’art.314 del codice penale.
Gli accertamenti finanziari hanno, infatti, consentito di chiarire che l’84enne saticulano, in qualità di legale rappresentante della società concessionaria incaricata del Comune di Crispano alla riscossione dei tributi comunali, ha sottratto nel tempo ingenti somme di denaro, derivanti dal pagamento per le utenze idriche per un valore di 420.992,35 euro, incassate dal terzo trimestre del 2013 al terzo trimestre del 2014.
Secondo gli inquinrenti, inoltre, l’anziano non ha reso disponibile nel conto della tesoreria comunale la somma di 624.516, 13 euro.
Sono state , pertanto, sottoposte a sequestro quote societarie riconducibili all’indagato per 400mila euro circa e bloccati 50 rapporti bancari presso diversi istituti di credito.
Sono ancora in corso operazioni di ricerca per individuare altre disponibilità bancarie o finanziarie che saranno sequestrate sino alla concorrenza del profitto del reato commesso.