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CULTURA

Siti Unesco, il 26 luglio a Santa Sofia l’evento di teatromusica “Suggestioni” su Arechi II

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Dopo la presentazione ufficiale a Matera e la prima tappa in Puglia, tocca alla Campania ospitare il PROGETTO RETE SITI UNESCO, elaborato dall’Associazione Province Unesco Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle Province d’Italia). Si continuerà, poi, in Sardegna (24 agosto), in Sicilia (2, 3, 4 settembre) e Basilicata (14 settembre).

Il progetto, nella sua complessità, abbraccia 14 siti Unesco del Meridione. Capofila è la Provincia di Matera; 4 le Province coinvolte: Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia, Salerno; 6 i Comuni: Alberobello, Benevento, Matera, Monte Sant’Angelo, Noto, Barumini; 2 Liberi Consorzi Comunali: Siracusa, Enna; 2 le Città Metropolitane: Città Metropolitana di Bari, Città Metropolitana di Palermo.

Per la Campania, i siti Unesco interessati sono: la Costiera Amalfitana (Sa), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (Sa), il Complesso monumentale di Santa Sofia (Bn), la Reggia di Caserta con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (Ce).

Il progetto mira a promuovere i siti Unesco dei territori aderenti all’iniziativa, affinché questi possano diventare leva per lo sviluppo di tutta l’area. L’obiettivo è quello di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito UNESCO, al fine di promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand UNESCO, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.

Giovedì 26 luglio alle ore 20, il Complesso di Santa Sofia a Benevento ospiterà l’evento di teatromusica dal titolo “Suggestioni”. “Il tema, in questo caso – rimarca il direttore Stella – non poteva non essere quello del Potere. Partendo dalla straordinaria e poliedrica figura di Arechi II, raccontando l’ambiziosa opera civile, artistica e culturale del duca longobardo, intraprendo un viaggio della civiltà attraverso l’impulso che la sete di potere ha dato all’uomo”.

Protagonisti gli attori, Elena Parmense, Gaetano Stella e Giuseppe Pisacane, e due voci: Carlo Lomanto (uno dei primi utilizzatori in Italia del metodo di canto SCAT con una sua personale e originale ricerca sull’uso dell’elettronica, attraverso l’utilizzo di apparecchiature che gli permettono di trasformare, armonizzare e registrare la sua voce in diretta) ed Emilia Zamuner (una delle più talentuose cantanti del panorama del jazz italiano e internazionale).

“Sono molto soddisfatto – sottolinea il Presidente Associazione Province Unesco Sud Italia, Giuseppe Canfora – del lavoro svolto finora. Il progetto ha reso concreta una collaborazione tra numerosi enti di diverse regioni con l’obiettivo di potenziare la nostra capacità di essere destinazione turistica forte e unica. E’ un progetto del Sud per il Sud, dove gli attori locali collaborano per valorizzare i loro territori aumentando il turismo sostenibile nell’area, e quindi creando vantaggi per l’economia locale. Non solo l’Italia è uno dei maggiori competitor nel settore del turismo culturale, in ragione del vastissimo patrimonio culturale che possiede. Nelle Province del Sud Italia questo immenso patrimonio è ancora fortemente sottoutilizzato ed è necessario sviluppare azioni forti capaci di imprimere una inversione di tendenza. Le Province che partecipano al progetto hanno già avviato, su questo tema, azioni di cooperazione e si sono riunite in Associazione – l’Associazione Province Unesco Sud Italia (che partecipa al progetto come partner) per creare condizioni di innovazione strutturale, per meglio tutelare l’interesse comune sul piano della valorizzazione dei siti e dei sistemi turistici locali, per rilanciare la governance a livello locale per il sistema turistico e rendere questi siti attrattori più forti. Il progetto rappresenta un’occasione per dare un impulso maggiore alla cooperazione e costruire i presupposti per poter, successivamente, ampliare e consolidare lo sviluppo del sistema turistico locale, che pone al centro l’esigenza di accrescere i flussi turistici verso le destinazioni dei siti Unesco, perché questi possano diventare leva per lo sviluppo di tutta l’area”.

Uno dei punti cardini del progetto è il Festival “#UNESCOfestivalexperience, il cui direttore artistico è Gaetano Stella. Si tratta del primo festival dei siti UNESCO del Sud, evento itinerante con giornate nei siti UNESCO del Sud aderenti al progetto (tutti gli spettacoli teatrali e musicali sono ad ingresso gratuito).

“Mi piace citare – spiega il direttore artistico dell’Unesco Festival Experience, Gaetano Stella – un elogio alla bellezza di Peppino Impastato “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. (…) È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”. Questo viaggio di suggestioni ed emozioni nei siti Unesco, raccontando la storia dell’umanità, per me, rappresenta una speranza per un mondo migliore. Attraverso i miei spettacoli non racconterò una storia cristallizzata nel tempo che fu, ma la immaginerò in chiave moderna mettendo al centro di tutto l’uomo e la bellezza di ciò che lo circonda”.

Ad ogni spettacolo è stato abbinato un tema, in base anche al luogo in cui sono state ambientate le scene. Si parte, dunque, dal passato di un luogo, dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Nove i temi trattati negli eventi del Festival: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria e l’origine. Tutti temi legati indissolubilmente alla storia della civiltà, con le sue battaglie, le sue rovinose cadute e le sue coraggiose risalite, con i suoi personaggi storici e mitologici che, in un modo o nell’altro, hanno creato l’uomo di oggi.

 

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