Sindacati
Lavoratori 118, Cgil Fp e Uil Fpl chiedono trattazione congiunta con altre sigle sindacali

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“Da uno scambio di note intercorso tra una piccola sigla sindacale, rappresentativa di circa un sesto del corpo lavoratori del Servizio di Emergenza 118 e gli uffici della Prefettura di Benevento, apprendiamo delle doglianze che il sindacato autonomo manifesta circa l’atteggiamento del datore di lavoro, Misericordia, perpetrato in questi anni di gestione del servizio, nei confronti dei lavoratori assoggettati a logiche padronali più che lavorative.”
Inizia così una nota a firma di Fp Cigl e Uil Fpl ch continua:
“Ci consola il fatto che una parte sinora sopita, seppur minimamente rappresentativa, abbia preso coscienza, anche se solo durante quest’ultimo periodo di proroga, di quanto accaduto negli anni addietro, in cui ci siamo ritrovati spesso a batterci da soli conto le ingiustizie che hanno visto i lavoratori, in alcuni casi, essere portati all’esasperazione, sino ad adire il Giudice del Lavoro, grazie al cui intervento non solo abbiamo avuto conferma della fondatezza delle nostre battaglie condotte sin dal primo momento a sostegno degli operatori, ma anche di quell’atteggiamento tracotante, insolente e illegittimo, tenuto da Misericordia, contro il cui piano di licenziamenti paventato nel mese di agosto di qualche tempo fa, abbiamo dato battaglia soli e senza il sostegno di nessun altro.
Ad ogni modo, l’azione da ultimo intrapresa da questo sindacato autonomo, di adire il Prefetto comunicando ad esso lo stato di agitazione, va a supporto di quanto sin qui riportato e pertanto non può che trovarci concordi.
Ci fa specie notare però, che nell’adire il Prefetto, si faccia riferimento non solo a quanto accaduto ed ampiamente acclarato sinora, ma si voglia cogliere occasione di focalizzare l’attenzione su temi altri, che non trovano collegamento con le ragioni stesse dello stato di agitazione, poiché trattasi di temi inerenti un bando di gara appena giunto a pubblicazione, i cui contenuti riteniamo non debbano, opportunamente, essere oggetto di trattativa in sede conciliatoria ma, semmai, di confronto con la stazione appaltante, viepiù perché in sede conciliatoria si sarebbe in presenza di una ditta concorrente e, quindi, fondatamente interessata ad una dettagliata discussione relativa al prossimo affidamento del servizio.
Pertanto, nel porre fiducia sull’operato del Prefetto, auspichiamo la trattazione congiunta tra le varie sigle sindacali, di determinate tematiche che interessano il futuro del servizio e di tutti, tutti i lavoratori e le lavoratrici presso le opportune sedi.”