CRONACA
Omicidio Parrella, al Rione Libertà fiori e palloncini per ricordare Antonio

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Il Rione Libertà di Benevento è ancora sotto choc dopo la morte di Antonio Parrella, il 32enne deceduto in seguito ad una rissa scoppiata durante una festa di compleanno.
Una morte assurda che amici e familiari non riescono ad accettare. Intanto, sono moltissimi i segnali di affetto nei confronti del giovane del capoluogo: il muro del bar del fratello del 32enne, infatti, è divenuto il luogo che molti hanno scelto per ricordarlo.
Dopo la notizia della morte, spontaneamente, i cittadini hanno iniziato a depositare fiori, peluche, palloncini bianchi a forma di cuore e messaggi di cordoglio per lo sfortunato 32enne.
Una testimonianza di affetto che ha portato anche alla creazione di una pagina Facebook dove amici e familiari si stanno organizzando per realizzare una fiaccolata. Ancora da stabilire orario e giorno della manifestazione.
Roberto De Cristofaro
31 Lug, 2017 a 13:28
Il tutto nella più assoluta indifferenza della comunità locale e dei politici, sorretta dalla stessa “stampa” locale che a differenza delle stesse testate nazionali non citano il nome del locale dove è avvenuto il fatto di sangue e qualche testata on line addirittura lo colloca in luogo diverso, Castelpoto.
Come dire Benevento è la poco probabile bella cartolina di città tranquilla e civilissima che tutti hanno interesse a pubblicizzare…le contrade (nel nostro caso Pino) non fanno parte della città…tutt’al più fanno un tutt’uno con il comune limitrofo (Castelpoto) …i confini amministrativi contano poco…lo stesso Rione Libertà….sono come amano dire i Beneventani Le Palazzine….gli stessi abitanti delle contrade dicono “vado a Benevento” e non in città….Parlare di provincialismo estremo, cieco e ottuso e anche poco….resta lo squallore dell’indifferenza generalizzata e del gravissimo fatto di sangue che è accaduto non a Benevento ma in un ristorante lontanissimo in un’altra città…in un altro paese…e gli stessi protagonisti della vicenda non sono cittadini di Benevento ma nell’immaginario quelli delle campagne….per non parlare di chi punta il dito contro la vittima…la solita squallida retorica “se l’è cercata”….