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Depurazione, avviso di garanzia per Mastella: “A questo punto valuto dimissioni”
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Sul sindaco di Benevento, Clemente Mastella, si abbatte la tegola “depurazione”. La Procura della Repubblica del capoluogo gli ha infatti notificato questa mattina un avviso di garanzia in merito alla spinosa questione che attanaglia la città da diverso tempo. Al centro dell’indagine dei magistrati gli scarichi all’interno dei fiumi Calore e Sabato.
“Questa mattina – afferma Mastella – ho ricevuto un avviso di garanzia per i reati di cui agli articoli 110, 452 bis, 113 del codice penale in relazione ad un’indagine sull’inquinamento ambientale dei fiumi Sabato e Calore. Voglio ricordare che mi sono insediato da appena un anno, che ho provveduto nel luglio 2016 a recuperare dalla Regione Campania la somma di 9 milioni di euro, precedentemente andata persa, per la costruzione del depuratore di cui la città di Benevento ancora non è dotata, nonostante un’attesa di oltre 30 anni.
Successivamente ho provveduto, con l’ausilio dell’Autorità di Bacino, ad individuare definitivamente il sito dove costruire il depuratore. Per quanto riguarda, poi, gli sversamenti, ho emanato le debite ordinanze e, al tempo stesso, ho provveduto, attraverso la Gesesa, ad effettuare una mappatura aggiornata degli scarichi nei fiumi e a far progettare gli interventi necessari per evitare che ci fossero disfunzioni dal punto di vista della depurazione delle acque, tant’è vero che ho anche richiesto ulteriori fondi alla Regione Campania, che mi ha garantito che sarebbero stati stanziati, per realizzare le opere di collettamento necessarie a risolvere quest’ulteriore problematica.
E, comunque, avendo ereditato un Comune in dissesto finanziario – procede – sarebbe stato impossibile porre in atto in soli undici mesi gli interventi necessari ad evitare gli addebiti che mi vengono mossi, anche alla luce delle procedure previste dal codice degli appalti e delle debite e giuste garanzie che occorre rispettare tra la fase progettuale e quella realizzativa dell’opera.
Confesso che questa vicenda mi ha particolarmente turbato e ritengo che amministrare da sindaco una comunità senza le condizioni di serenità necessarie, pur facendo il proprio dovere fino in fondo, diventa quasi impossibile. Posso difendermi da me stesso ma dall’imponderabile e dall’imprevedibile assolutamente non sono attrezzato. Ho già sofferto troppo al riguardo. Alla luce di tutto ciò deciderò se è giusto o meno che io prosegua l’attività di sindaco.
Mi preme infine chiarire che, avendo ricevuto l’avviso di garanzia a margine di un incontro con i giornalisti, – conclude Mastella – ho ritenuto giusto divulgare subito la notizia per una forma di chiarezza, di correttezza e di stima nei confronti degli inquirenti e dell’opinione pubblica, evitando in questo modo anche strumentalizzazioni e modalità che spesso avvelenano l’atmosfera in casi come questi”.
LA REPLICA DELLA PROCURA – Sulla vicenda è intervenuto Aldo Policastro, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento: “Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate nella mattinata odierna dal sindaco di Benevento in relazione ad inchieste sulla depurazione e sversamento dei fiumi, – scrive in una nota – la Procura della Repubblica nel prendere atto della avvenuta divulgazione di notizie sulle quali a garanzia degli interessati era stata mantenuta la massima riservatezza, evidenzia che l’informazione di garanzia è strumento tecnico necessario al fine di procedere ad accertamenti doverosi di carattere irrepetibile, ai sensi dell’articolo 360 cpp, finalizzati a verificare l’inquinamento dei fiumi che attraversano Benevento e dare la possibilità all’interessato, legale rappresentante dell’Ente cui compete il controllo sulle immissioni, di poter partecipare agli accertamenti, nominare consulenti e formulare osservazioni e riserve.
Nei confronti del sindaco di Benevento la Procura della Repubblica ha proceduto esattamente come nei confronti degli altri sindaci della provincia di Benevento che hanno immissioni nei fiumi Sabato e Calore”.