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Spopolamento nel Sannio, a Campolattaro arriva la prima cooperativa di comunità
Si tratta di un nuovo modello di sviluppo territoriale basato sulla coesione sociale e presentato stamattina a Palazzo Paolo V. L'idea è nata da un gruppo di giovani in seno al laboratorio "Cives" e sostenuto da Confcooperative BeneventoAscolta la lettura dell'articolo
Mille sanniti, perlopiù giovani, lasciano la propria terra in media ogni anno: è un calcolo immediato frutto dei dati dell’ultimo rapporto Istat, risalente a marzo 2016, secondo cui dal 2011 oltre 5000 abitanti sono andati via dalla provincia di Benevento e il numero purtroppo è destinato a salire, se si considera che la proiezione al 2020 è quello del totale spopolamento delle aree più interne prive di opportunità lavorative.
Un’amara realtà cui, in alcuni casi, si tenta di far fronte riscoprendo il valore della stessa comunità, delle risorse del territorio e mettendo in campo nuovi modelli di sviluppo e di innovazione sociale fondati sullo strumento della rete.
Si tratta della cooperativa di comunità, già attiva in molte parti del Centro Nord Italia, e che da agosto 2016 è presente a Campolattaro: è nata da un progetto di alcuni giovani del posto dopo il percorso formativo e laboratoriale “Cives” della Pastorale Lavoro dell’Arcidiocesi di Benevento e sostenuto in maniera concreta da Confcooperative Benevento.
Si tratta della prima esperienza nel Sannio, presentata in mattinata a Palazzo Paolo V e promossa da sei giovani che hanno scelto di resistere e in maniera resiliente hanno puntato alla riscoperta e alla valorizzazione delle risorse sociali, ambientali, paesaggistiche e produttive di un tempo, attivando servizi utili alla comunità e creando lavoro per altri giovani.
“Riteniamo che il nostro territorio possa essere importante per la realizzazione delle cooperative di comunità e a noi tocca il compito di sostenerle e di sensibilizzare gli amministratori a fare rete” – ha detto il presidente di Confcooperative Benevento, Rino Di Domenico.
Un esperimento, quello di Campolattaro, che si auspica possa essere replicato su tutto il territorio provinciale per i potenziali risultati in termini di nuovo sviluppo territoriale.
Stando, infatti, all’esperienza già presente da oltre un ventennio nel Centro-Nord Italia, descritta dal presidente di Confcooperative nazionale, Giovanni Teneggi, le opportunità di carattere socio-economico sono concretamente entusiasmanti.
Al convegno di presentazione erano presenti, tra gli altri anche il presidente di Confocooperative Campania, Antonio Borea, l’arcivescovo Felice Accrocca e il direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, Ettore Rossi, che ha definito il progetto delle cooperative di comunità come “lo strumento per favorire il benessere collettivo attraverso iniziative imprenditoriali di giovani capaci di resilienza e abili a risvegliare le risorse dormienti del territorio.”
Le dichiarazioni nel servizio video