Comune di Benevento
Teatro Romano, la valorizzazione attraverso un’intesa tra Comune e Soprintendenza
E' quanto emerge dal consiglio comunale di oggi a Palazzo Mosti che ha visto l'unanimità sulla proposta dell'opposizione per gestire e valorizzare in maniera compartecipata l'arena. Contestato, invece, il progetto "La città di tutti, la città per tutti"Ascolta la lettura dell'articolo
Il Teatro Romano di Benevento potrebbe essere oggetto di un’intesa tra il Comune e la Soprintendenza per i beni archeologici finalizzata alla gestione e alla valorizzazione della struttura.
E’ questa la proposta avanzata, accolta all’unanimità dall’assise, nel corso del consiglio comunale di oggi a Palazzo Mosti dal consigliere d’opposizione Marcellino Aversano.
I prossimi passi condurranno, con il beneplacito della sopraintendenza, alla verifica della fattibilità e dell’opportunità della proposta, che prevede la responsabilità del Comune sulla custodia dell’area e l’obbligo della pulizia ordinaria anche attraverso l’utilizzo di cooperative e di altre risorse culturali esistenti in città per quel che riguarda la funzionalità stessa dell’arena, come luogo privilegiato dell’opera lirica.
E’ di Nicola Sguera del M5S, inoltre, l’idea, che integra la proposta di Aversano, di far diventare il teatro romano “polo della commedia antica” come a Siracusa, utilizzando le associazioni teatrali e culturali cittadine per organizzare un cartellone di eventi e il sistema di alternanza Scuola-Lavoro per permettere agli studenti del Liceo classico beneventano di contribuire al rilancio del monumento adrianeo.
“L’amministrazione condivide questo tipo di impostazione basata sulla compartecipazione – ha dichiarato il primo cittadino Mastella, che ha evidenziato come sia da mettere in primo piano, però, la questione sicurezza della struttura e ha annunciato la possibilità, come da accordi precedenti con la Soprintendenza di trovare con il Mibact le risorse finanziarie necessarie per rendere fattibile la proposta”.
Servirebbero diverse centinaia di migliaia di euro per recuperare la struttura e renderla così luogo attrattivo di turismo culturale e volano dell’economia cittadina.
Più accesi gli animi e meno concordia tra maggioranza e opposizione, invece, sul progetto di riqualificazione delle aree marginali e degradate “La città di tutti, la città per tutti”, che prevede 17 interventi per una spesa di oltre 26 milioni di euro secondo la delibera 121 approvata nel mese di agosto, dalla giunta Mastella.
Contestata da Fausto Pepe e da De Pierro la procedura messa in atto che “manca – hanno sostenuto – del confronto in aula e ha portato alla stesura di progettualità, intrise di errori sul piano tecnico considerato che su alcune aree c’è una sovrapposizione di interventi, poco coerenti con il piano urbanistico della città e con lo stesso concetto di marginalità non solo geografica ma anche e soprattutto socio- economica della città”.
“Il rischio molto alto, secondo l’opposizione, è che ci possa essere il rigetto delle istanze sugli interventi che saranno sottoposte al vaglio di un nucleo valutativo presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.”
“In pratica, ha rilevato De Pierro – la delibera non individua la perimetrazione delle aree degradate come previsto dall’art.2 del bando.”
Oggetto di obiezione sono l’area di piazza Risorgimento, lo slargo antistante l’ex collegio De La Salle e la struttura delle ex Orsoline.
E’ stata poi evidenziata anche l’assenza di garbo istituzionale per la mancata interlocuzione con il sottosegretario alle Infrastrutture, che è rappresentante di Benevento al Governo.