ECONOMIA
Cinque cose da sapere per un negoziante
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Un’attività commerciale oggi è certamente una ricchezza. La possibilità di lavorare, investendo sulle proprie energie piuttosto che cercare un impiego, è sempre più gettonata. Anche un piccolo negozio, ben curato, che metta in vendita articoli ben richiesti, magari in una zona priva di eccessiva concorrenza, ha buone possibilità di guadagni sufficienti a vivere bene, a patto però di rispettare alcune regole che, soprattutto oggi, sono fondamentali. Diamo uno sguardo alle più importanti.
Gestione del magazzino forniture – La gestione del magazzino è uno dei punti cruciali di un negozio. Razionalizzare il posizionamento delle merci, in modo che siano facilmente reperibili, porta automaticamente ad un grande risparmio di tempo. Razionalizzare le forniture vuol dire soprattutto mettere a portata di mano quelle di uso più frequente senza però dover spendere un capitale per mantenere un magazzino fisico: un’ottima soluzione è approvvigionarsi sul web, utilizzando servizi rapidi di consegna. Per esempio prodotti come i rotoli per registratori di cassa sono facilmente reperibili online e vengono consegnati secondo le esigenze del negoziante. In questo modo si ottimizza lo spazio in magazzino, che avrà una maggiore capienza per quei beni che invece necessitano di lunghi tempi di spedizione.
Fare marketing innovativo – Indispensabile ormai avere un sito di e-commerce per tutte le attività commerciali, ma sul sito i clienti bisogna pur portarli e convincerli ad acquistare. A questo si può arrivare cercando di promuovere i propri servizi, la propria immagine e la qualità delle merci e servizi, con una pagina Facebook intestata all’azienda. Usare i Social media per farsi conoscere e apprezzare, stando attenti a non riversare sulle pagine delle pubblicità invadenti e controproducenti, è un metodo che generalmente fidelizza clienti, magari lentamente, ma in maniera efficace.
Fidelizzazione dei clienti – La fidelizzazione dei clienti è, per una piccola attività commerciale, l’equivalente di una risorsa stabile su cui poter contare. Ma per fidelizzare un cliente bisogna non solo farlo diventare un consumatore, ma renderlo abituale. La fidelizzazione generalmente poggia su due pilastri. Il primo è la simpatia. Se siete simpatici il cliente compra ad occhi chiusi. Il secondo è sentirsi voluti bene. Per svegliare questa sensazione occorre ogni tanto curare una campagna promozioni e regali dedicata agli affezionati, magari indirizzandola proprio al nominativo del cliente.
Essere sul Web e su Google – Non esserci è come lavorare in casa a porte e finestre chiuse. Oggi tutto il mondo dello scambio, che sia commerciale, culturale, sociale, informativo e formativo, passa dal web. Se non ci siete, praticamente rinunziate ad esistere, figuriamoci se pretendete di tenere in piedi un’attività commerciale standone fuori. Il sito web deve esserci, ed essere preferibilmente un e-commerce, per consentire la presentazione e la vendita dei prodotti, ma, se un acquirente cerca il vostro prodotto, sarà il motore di ricerca di Google a spedirlo dritto nella vostra vetrina, solo però se siete ben indicizzato.
Acquisire nuove lead – Oltre ai clienti affezionati, per crescere ne servono sempre di nuovi. Innanzi tutto bisogna lavorare su quelli saltuari, fidelizzandoli con delle offerte particolari o invitandoli ad un evento. Poi avviare una ricerca di clienti completamente nuovi, magari con una serie di novità in anteprima, da inviare ad una mailing-list con una newsletter aziendale.