“Nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali provinciali dei Proprietari, Confedilizia, e degli Inquilini, Sunia-Sicet-Uniat-Ania-Assocasa, della provincia di Benevento, riunite in attuazione della Legge 431/98 e del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti D.M. 30.12.2002, per il rinnovo degli accordi locali per i Comuni della Provincia di Benevento e per definire le modalità con le quali determinare i canoni di locazione, hanno approvato e depositato presso tutti i comuni della provincia i nuovi accordi provinciali e in conseguenza di ciò tutti coloro che vorranno avvalersi dei nuovi contratti potranno accedere ai previsti benefici di legge”. A comunicarlo sono Giuseppe Falzarano del Sunia e Pierluigi Arigliani di Confedilizia Benevento.

“Le citate organizzazioni sindacali – scrivono nella nota – ritengono però necessario esprimere la più profonda preoccupazione per il grave stato di crisi in cui versa il mercato delle locazioni nei comuni della provincia di Benevento e nella città capoluogo, causato dalla grave congiuntura economica che stiamo attraversando, che ha portato ad un contrazione della domanda sempre presente, a fronte di una offerta di alloggi privati sempre più difficilmente reperibile, mentre l’offerta di alloggi pubblici soffre la assenza ultraventennale di nuove costruzioni.

Appare evidente come il ruolo dei sindacati di categoria in assenza di interventi diretti a modificare la situazione esistente, attraverso programmi di gestione della emergenza abitativa, contestuali a programmi di costruzione, recupero e reperimento di immobili per la locazione, onde riequilibrare (almeno parzialmente) la sproporzione tra domanda ed offerta, non possa che essere un ruolo, decisamente, minimale rispetto alla capacità d’incidenza sul mercato immobiliare di Benevento, in misura corrispondente alle necessità ed alle attese, dei cittadini.

Le organizzazioni sindacali degli inquilini e della proprietà hanno, comunque, convenuto di assolvere in pieno al loro compito di rinnovare la convenzione territoriale per tutti i comuni della Provincia di Benevento, come già fatto lo scorso anno per la città capoluogo, assumendosi, senza incertezze, la responsabilità di ricercare (e trovare) gli equilibri praticabili in un contesto così estremamente complesso e difficoltoso, tale da non consentire grandi positive aspettative per nessuna delle parti sindacali.

D’altra parte, come è noto, nel caso di locazione di immobili ad uso abitativo, non pochi proprietari di alloggi, a causa della tassazione finora elevata dei fitti, ricorrono a sotterfugi vari, o al canone in nero, o addirittura non registrano i contratti di locazione, con conseguenti rischi di sanzioni anche gravi e litigiosità tra le parti.

Per contrastare almeno in parte tale fenomeno per i contratti di locazione a canone concordato di immobili ad uso abitativo (per tutte le categorie catastali escluse l’A10 – uffici o studi privati) – continuano Falzarano e Arigliani – è stata introdotta una fiscalità agevolata con il regime facoltativo della “cedolare secca”, e con la Legge di stabilità 2016 sono state introdotte anche ulteriori agevolazioni; pertanto gli accordi sottoscritti per tutti i comuni della provincia di Benevento vanno anche nella direzione di consentire a proprietari ed inquilini di accedere ai benefici previsti dalle leggi.

Riassumiamo di seguito le principali novità per i contratti di locazione a canone concordato di immobili ad uso abitativo, che riguardano anche tutti i comuni nella Provincia di Benevento, come già la città di Benevento: non si paga l’imposta di registro e l’imposta di bollo; non vi è aggiornamento ISTAT del canone di locazione (Dl 47/2014); viene applicata un’aliquota ridotta al 10% (così detta cedolare secca) per il quadriennio 2014-2017 per i contratti di locazione a canone concordato nei comuni ad alta tensione abitativa di Apollosa, Fragneto Monforte, Montesarchio, Foglianise, Paduli, Pesco Sannita, Pietrelcina, San Leucio del Sannio, San Nicola Manfredi, Sant’Angelo a Cupolo, Torrecuso (individuati dal CIPE), come già nella città di Benevento; viene applicata un’aliquota pari al 15% (così detta cedolare secca) per i contratti di locazione a canone concordato in tutti gli altri comuni; viene applicata un’aliquota del 21% (così detta cedolare secca) per i contratti di locazione a canone libero libero stipulati in tutti i comuni della provincia, come già nella città di Benevento.

Pertanto il reddito da locazione assoggettato a cedolare è escluso dal reddito complessivo del locatore ma è solo utile per la determinazione dell’ISEE; l’imposta dovuta (del 10% per i comuni ad alta tensione abitativa, del 15% per tutti gli altri, del 21% per i contratti a canone libero) si calcola applicando semplicemente l’aliquota spettante, come sopra riportata, sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti.

A queste misure già in essere, da quest’anno si aggiunge la riduzione del 25% IMU e Tasi per gli alloggi locati con contratto a canone concordato, con divieto per i Comuni di alzare quest’anno le relative aliquote fissate nel 2015.

Per gli inquilini, con contratto a canone concordato, – concludono nella nota – è già previsto il risparmio dell’imposta di registrazione del contratto (già prevista nella misura del 50%) e delle marche da bollo; essi beneficeranno inoltre di una detrazione di €495,80 dell’imposta per i redditi Irpef, se il reddito complessivo non supera € 15.493,71, oppure di una detrazione di € 247,90 se il reddito complessivo è superiore a € 15.493,71, ma non superiore a € 30.987,41”.