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Fusione ACS-Gesesa, interviene Bosco (Uil)
A proposito del via libera dei sindaci irpini alla fusione tra Alto Calore Servizi e Gesesa, interviene Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, il quale sottolinea che Lello De Stefano, presidente di Acs, "è riuscito in maniera brillante a ottenere il mandato ufficiale a intraprendere le azioni più efficaci per condurre in porto la soluzione migliore relativamente alla gestione del servizio idrico tra i 78 comuni del Sannio e 117 dell’Irpinia".
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A proposito del via libera dei sindaci irpini alla fusione tra Alto Calore Servizi e Gesesa, interviene Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, il quale sottolinea che Lello De Stefano, presidente di Acs, “è riuscito in maniera brillante a ottenere il mandato ufficiale a intraprendere le azioni più efficaci per condurre in porto la soluzione migliore relativamente alla gestione del servizio idrico tra i 78 comuni del Sannio e 117 dell’Irpinia”.
All’orizzonte, nel caso di una mancata intesa, c’è la mannaia della gara pubblica, atteso che gli enormi debiti di Alto Calore Servizi non permettono una soluzione esclusivamente irpina.
“Non capisco – aggiunge Fioravante Bosco – quali possano essere le preoccupazioni dei colleghi irpini Petruzziello (Cgil) e Melchionna (Cisl), atteso che l’intesa Acs/Gesesa determinerebbe una gestione per lo più pubblica, tenuto conto che anche la parte privata della società sannita è in mani pubbliche, e cioè del comune di Roma.
Per quanto ci riguarda, continueremo a sostenere la tesi che per la gestione del servizio idrico vi è bisogno di un soggetto snello e efficiente, che mantenga i livelli occupazionali attuali e faccia abbassare le tariffe che in Acs sono assolutamente insostenibili per gli utenti”.