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Comitato Legalità e Trasparenza: il tema anticorruzione sia centrale in politica
"Il Comitato per la Legalità e Trasparenza, nonostante il grande lavoro svolto fino ad oggi, facendo leva principalmente sul volontariato dei consiglieri comunali e sull'attivismo dei vertici del sodalizio, deve ammettere pubblicamente che il sistema corruttivo è giunto ad una condizione estrema".Ascolta la lettura dell'articolo
“Il Comitato per la Legalità e Trasparenza, nonostante il grande lavoro svolto fino ad oggi, facendo leva principalmente sul volontariato dei consiglieri comunali e sull’attivismo dei vertici del sodalizio, deve ammettere pubblicamente che il sistema corruttivo è giunto ad una condizione estrema. I numeri e la forza di questo cancro che distrugge il futuro delle giovani generazioni e costa alla collettività una massa enorme di denaro pubblico non sono più sostenibili. Sono a rischio le istituzioni democratiche e la tenuta del sistema paese”.
A scriverlo in una nota sono il presidente Clemente Cecere Palazzo e il portavoce Pietro Di Lorenzo. Statistiche alla mano, – aggiungono – è ormai accertato che l’Italia è il paese più corrotto dell’unione europea. Il fenomeno corruzione costa ogni anno oltre 60 miliardi di euro. Le leggi fino ad oggi emanate servono a sanzionare più duramente i colpevoli e a dissuaderli da futuri atti criminali. Il comitato è però consapevole che le attuali misure repressive non siano sufficienti ad arginare il dilagante fenomeno e che perciò si rendono necessarie ulteriori urgenti misure per prevenire la corruzione e per creare le condizioni istituzionali, sociali e culturali che la impediscano.
A tutto questo bisogna aggiungere che nel momento attuale troppi posti, anche di vertice, nella pubblica amministrazione sono coperti da persone scelte senza concorso e quindi non per merito, ma sulla base di un semplice “merito politico”, cosicché questi nominati sono tenuti a ricambiare il favore reso loro. Gli uomini, infatti, non sono “angeli” e hanno bisogno di regole e leggi certe perché senza un efficace sistema di coni freni e di conoscenze, si può essere sicuri che il fenomeno della corruzione continuerà a dilagare nella nostra amata Patria.
Il Comitato è, infatti, consapevole che soltanto conoscendo approfonditamente il fenomeno corruzione nei suoi molteplici aspetti è possibile contrastarlo e così prevenirlo. La repressione del fenomeno in Italia ha infatti portato scarsissimi risultati comportando così una ulteriore voce di costo del fenomeno, aggiungendo così al danno la beffa.
Ed è per questo – concludono – che il Comitato non resterà fermo. Facciamo appello alle forze politiche che si preparano alla prossima campagna elettorale: il tema dell’anticorruzione deve precedere ogni programma, con indicazione di chi e che cosa farà per portare avanti con successo e convinzione questa battaglia. Il Comitato ha già chiamato l’Autorità Nazionale Anticorruzione e nel prossimo incontro di Castelpoto saranno fissati i punti essenziali su come colpire in maniera incisiva ed efficace tutti coloro che continuano a rendersi responsabili della sottrazione di ingentissime risorse pubbliche, che erano destinate ai servizi comuni, nonché all’utilità generale dei cittadini.