fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Associazioni

Riforma costituzionale, nel Sannio nasce il comitato per votare no al referendum

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

La Rete Commons ha inviato un appello per la costituzione del comitato sannita per votare
no al referendum sul progetto di riforma costituzionale, attualmente in via di approvazione presso le Camere, previsto per il prossimo autunno.

Il primo incontro del comitato si terrà venerdì 12 febbraio, alle ore 18, presso il Centro Sociale Autogestito Depistaggio, via Mustilli a Benevento.

Questo il testo:
“Il progetto di revisione in procinto di essere approvato dalle Camere, che in autunno sarà sottoposto a referendum popolare, è solo l’ultimo passo di un lungo e continuo processo di stravolgimento della nostra legge fondamentale, che nei trascorsi decenni ha svuotato di senso concreto l’enunciato chiave della Costituzione: art.1, “La sovranità appartiene al popolo”.

Nel tempo abbiamo via via assistito, ignavi o impotenti, alla violazione formale e materiale dei principi chiave del patto di cittadinanza nato dalla resistenza popolare antifascista. Per ricordare solo alcuni tra quelli calpestati col più volgare disprezzo: ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, sancito dall’articolo 11; tutela e laicità dell’istruzione, artt. 33 e 34, con il progressivo depotenziamento della scuola pubblica e il finanziamento di quella privata; garanzie per ambiente e paesaggio, art. 9, e qui nel Sannio abbiamo sotto gli occhi lo scempio dei parchi eolici sui nostri monti, senza contare gli scellerati progetti di trivellazioni petrolifere; diritti dei lavoratori: tra gli altri e sopratutto, art. 36, “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione… in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.” E non è un caso, come dimostra la sempre più spinta precarizzazione del lavoro finalizzata al ribasso dei salari, che la progressiva eversione dei comuni principi fondanti abbia marciato di pari passo con il trionfo di politiche neoliberiste che devastano ambiente e vita dei cittadini a meri fini di speculazione finanziaria. Così come non a caso la sovranità passa sempre di più dal popolo a un ceto partitico ben diverso dal sistema partecipativo ideato dai Costituenti, arroccato in difesa dei propri insostenibili interessi di casta. Per di più, quel che resta di una sovranità svenduta alla tecnocrazia finanziaria che si è impadronita dell’Unione Europea, non già comunità di popoli come la immaginava Spinelli, ma ghenga di affaristi affiliati intorno alle agenzie di rating.

Oggi, un Parlamento composto da nominati in segrete stanze con una legge elettorale dichiarata in parte illegittima dalla Corte Costituzionale, certo formalmente abilitato, ma altrettanto sicuramente privo dell’autorevolezza necessaria, pretende di piazzare la pietra tombale sull’opera dei Calamandrei, dei Terracini, dei La Pira, ai tempi espressione del popolo che riscattò la propria libertà con la lotta partigiana. Di declassare il Senato, privato di gran parte delle proprie funzioni, a foresteria del ceto partitico e di togliere ai cittadini il diritto di eleggerlo, con quanto ne consegue anche per l’a scelta del Presidente della Repubblica. Di unificare, di fatto, le funzioni legislativa ed esecutiva, con la potestà assegnata al governo di contingentare i tempi di approvazione delle leggi e la costituzionalizzazione della ghigliottina sul dibattito parlamentare: cioè asservire il Parlamento al governo. Di tagliare drasticamente i poteri delle istituzioni di democrazia di prossimità e territoriali, gli enti locali, in materia ambientale, di salute, di trasporti, di energia, di tutela del lavoro, di politiche sociali. E pretende di farlo, addirittura, riducendo il momento più alto di confronto tra le diverse anime del Paese a baruffa da televoto sul primo ministro del momento, a plebiscito ad personam.

Impedire la realizzazione di tale disegno: questo ci spinge a costituire, anche nel Sannio, un comitato per votare no al referendum confermativo. Nel tempo in cui le percentuali di astensionismo in costante ascesa dimostrano con la forza dell’evidenza la crisi sempre più grave delle istituzioni di democrazia rappresentativa, che a sua volta apre la strada a non più tanto immaginifiche derive autoritarie, crediamo siano necessari un forte impegno diretto e una chiara assunzione di responsabilità da parte di ogni cittadino. Ci proponiamo perciò di informare compiutamente e suscitare dibattito diffuso e autorganizzato sui processi antidemocratici in corso, nascosti ad arte dall’informazione mainstream proprio come fu all’epoca del referendum sull’acqua pubblica. Di far si che ognuno senta il dovere e la gioia di esprimere con un voto consapevole e partecipato, con cognizione di causa e passione civile, la propria scelta sul modello di società che preferisce. Siamo sicuri che in tanti ci uniremo per difendere la Costituzione e la libertà”.

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 2 mesi fa

Al Cesvob costituito il “Comitato per la Riforma Costituzionale Sannio”

redazione 3 mesi fa

Castelvenere, l’amministrazione comunale regala il Piccolo libro della Costituzione agli alunni della scuola primaria

redazione 5 mesi fa

“Legalità è”, l’Unisannio incontra l’ex magistrato e scrittore Gherardo Colombo

redazione 6 mesi fa

Castelvenere: l’articolo 11 della Costituzione scolpito su una lapide per dire no alla guerra

Dall'autore

redazione 1 ora fa

“Seminari scolastici sulla sanità”: domani al Teatro Libertà corso di formazione di primo soccorso

redazione 4 ore fa

Slitta di 24 ore la sospensione idrica notturna: tutte le info su Benevento e tre comuni sanniti

redazione 4 ore fa

Al Comunale la presentazione di ‘Spes contra spem’, volume che chiude la ‘trilogia ideale’ di Nicola Sguera

redazione 4 ore fa

La Regione differisce di 24 ore i lavori per la perdita idrica: a Benevento scuole chiuse mercoledì 8 maggio

Primo piano

redazione 4 ore fa

Slitta di 24 ore la sospensione idrica notturna: tutte le info su Benevento e tre comuni sanniti

redazione 4 ore fa

La Regione differisce di 24 ore i lavori per la perdita idrica: a Benevento scuole chiuse mercoledì 8 maggio

Antonio Corbo 6 ore fa

Dalla Piccola Industria Confindustria il focus sull’economia provinciale: “Sannio territorio resiliente, nonostante le tante difficoltà”

redazione 7 ore fa

Sannio, week end tra sole e nubi. Temperature in aumento da domenica

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content