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CULTURA

Cives, la lezioni di Cantoni: “La resilienza ci spinge a cambiare le condizioni in cui viviamo”

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Resilienza, questo il tema del quinto incontro di “Cives – Laboratorio di formazione al bene comune”, promosso dall’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della Diocesi di Benevento in collaborazione con il Centro di Cultura “Raffaele Calabria” e con l’università Cattolica del Sacro Cuore.

“La resilienza è diventata una parola molto utilizzata e rappresenta un concetto chiave per leggere le difficoltà che viviamo a livello generale ed anche nel nostro territorio, se pensiamo a quanto è accaduto ad ottobre con l’alluvione nel Sannio – dichiara Ettore Rossi direttore diocesano dell’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro – dove abbiamo dovuto, come comunità, mettere in campo tutta la nostra capacità di resilienza per superare le difficoltà iniziali e trasformale in momento di crescita e di rigenerazione. E dovremo dimostrare di saperla attivare ancor di più nel medio e lungo periodo per riscrivere il nostro futuro”.

“Sarebbe bello – continua Rossi – se riuscissimo a sviluppare pratiche di resilienze personali e comunitarie ed organizzare momenti di condivisione di esse”. A parlare di questo concetto importante è stata invitata la Professoressa Franca Cantoni, docente di Human Resource Management presso l’Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza.

“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato”.

Con questa celebre farse di Murakami Haruki, che è stata fonte di ispirazione per la professoressa Cantoni, si è entrata subito nel cuore del tema trattato. Nata come concetto esclusivamente legato alla tecnologia dei materiali, la resilienza è ormai entrata a far parte del linguaggio di uso comune ed in sintesi, essa rappresenta la capacità di fronteggiare le difficoltà con positività.

“La resilienza è un costrutto di elementi – afferma la Cantoni– come la perseveranza, la caparbietà, il desiderio di sfida e l’atteggiamento positivo”. Da un punto di vista individuale, si può affermare che la resilienza è un complesso di competenze dinamiche e volitive. “Le persone che si siedono di fronte alle difficoltà non sono resilienti – continua la relatrice – bisogna impegnarsi con pratica e metodo”.

È fondamentale che si attivino processi di cambiamento dandosi degli obiettivi specifici. Un esempio pratico è stato fornito dalla stessa professoressa Cantoni, la quale ha sottoposto i suoi studenti ad una sfida: affrontare 33km, con un dislivello di 1100 metri, in 9 ore. Su circa 200 studenti 110 sono riusciti ad arrivare a destinazione. Perché?

“Bisogna fissare degli obiettivi – spiega la Cantoni – ed è importante che questi siano misurabili – inoltre gli studenti sono riusciti nella prova perché hanno fatto gruppo, si sono affidati ad un compagno più esperto”.

La cosa importante nella stagione che stiamo vivendo è vedere la crisi come un’opportunità di miglioramento ed ogni fallimento, non come una sconfitta, ma come un punto da migliorare affinché ci sia una crescita evolutiva.

Ci sono però delle condizioni che bloccano l’essere resilienti come la cosiddetta comfort zone. Secondo tale condizione, ogni problema ha la sua soluzione sicura, la quale non richiede nessun tipo di impegno.

“Bisogna dunque entrare nella challenge zone – prosegue la professoressa Cantoni – zona nella quale ogni problema viene visto come una sfida da superare”. La resilienza non si affida al caso, ma è frutto di metodo ed impegno concreto; essa, “è una lotta contro noi stessi”.

Le persone e le comunità possono accettare le condizioni in cui vivono o si assumono la responsabilità di cambiarle. I resilienti sono quelli che fanno la seconda scelta. Concludendo La Franca Cantoni ci da tre consigli pratici per farla sviluppare: pratica intenzionale, accelerare l’automotivazione e puntare su occasioni di formazione esperienziale.

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