Cittadini
Riapre Ponte Vanvitelli, lettera di De Lauro ai concittadini: “Fine di un incubo e di tanti sperperi”

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“Cari concittadini, il 23 dicembre, con presumibile fiato alle trombe e rulli di tamburi, si riattiverà il doppio senso di marcia sul ponte Vanvitelli. E’ la fine di un incubo, volutamente inflittoci, ma c’è poco da festeggiare e vi spieghiamo perché.
Un gruppo di cittadini, attenti all’interesse della cittadinanza di Benevento, fin dal 5 maggio scorso, aveva reiteratamente proposto, sia ai consiglieri comunali che alla commissione mobilità, il mantenimento, a costo zero, del possibile doppio senso di marcia durante i lavori di riqualificazione del ponte Vanvitelli (come facilmente attuato solo durante l’emergenza alluvione). Purtroppo l’arroganza ha prevalso sul buon senso ed è stata negata perfino un’audizione in commissione mobilità e senza almeno un democratico e dovuto diniego motivato. Siamo inorriditi!
In questi sette lunghissimi mesi, circa 10.000 auto al giorno, occupate mediamente da 2 persone, hanno percorso in salita i circa 150 metri di lunghezza del ponte.
Le stesse auto, per tornare, hanno dovuto effettuare, senza giustificato motivo, un percorso di circa 3 chilometri, con consumi, perdite di tempo, inquinamento ecc. di circa 20 volte superiori al necessario! E’ stato facilissimo calcolare, incontestabilmente, un maggior consumo di carburante di circa 15.000 euro al giorno (i benzinai ringraziano) e perdite di tempo di circa 4000 ore al giorno di lavoro o tempo libero trascorse forzatamente in auto, con una perdita complessiva, facilmente calcolabile, di circa 6 milioni di euro! (circa il doppio dei debiti fuori bilancio che i consiglieri ci hanno costretti a pagare agli avvocati senza farci sapere perché).
Insomma, per effettuare un lavoro di circa un milione di euro (da tabella di cantiere), ne abbiamo sperperati, inconsapevolmente, circa sei in termini di carburanti, perdite di tempo, danni da inquinamento e seri pericoli di intempestivi soccorsi ed il tutto con la pratica immobilità della commissione mobilità. E’ come se un cittadino, per effettuare in casa propria un lavoro di € 10.000, si procurasse da se un danno di € 60.000! Possiamo essere felici? Chi non ci crede, è libero di trascorrere le feste natalizie a cercare di confutare questi drammatici risultati”.