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ECONOMIA

Benevento, l’assessore regionale Amedeo Lepore incontra gli imprenditori sanniti

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Oggi l’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Amedeo Lepore è stato a Benevento per proseguire il suo “viaggio nell’economia campana”. Nel corso della mattinata Lepore ha visitato gli Oleifici Mataluni – Olio Dante S.p.A. ; il Pastificio Rummo S.p.A. e Strega Alberti Benevento S.p.A. Nel pomeriggio ha partecipato ai lavori del Consiglio Direttivo di Confindustria Benevento al fine di avviare una riflessione sulle principali istanze del sistema produttivo, provinciale e campano, già contenute in un documento di proposta presentato al Governatore Vincenzo De Luca dal Sistema delle imprese Campane, subito dopo il suo insediamento.

“Per Biagio Mataluni, Presidente di Confindustria Benevento – la presenza dell’Assessore Amedeo Lepore sul territorio testimonia la volontà di avviare una stagione improntata al confronto e all’ascolto delle realtà produttive che costituiscono il tessuto portante dell’economia locale. Sono molti ed ambiziosi gli obiettivi che possiamo raggiungere grazie alla fattiva collaborazione tra il Sistema Confindustriale e la Regione. I primi temi posti all’attenzione della nuova Giunta riguardano, semplificazione, aree di crisi, fondi comunitari, accelerazione della spesa ed efficientamento delle aree industriali. Su alcuni, come la semplificazione, abbiamo già avuto risposte concrete ma nel breve periodo lavoreremo su molti altri fronti.”

“Il Presidente di Confindustria Campania Costanzo Jannotti Pecci ha ricordato la solidità e la storia di molte delle realtà che caratterizzano la provincia di Benevento, qualità che rende il tessuto imprenditoriale locale particolarmente saldo e strutturato. È proprio da queste realtà che bisogna avviare un percorso capace di coinvolgere l’intero territorio regionale. Altro tema che sta a cuore alle imprese, ed in particolare a quelle edili, è la cosiddetta accelerazione della spesa. È una fase, questa, molto delicata in cui è necessario intervenire tempestivamente per pagare il lavoro svolto. Ritengo che le Aree interne rappresentino un tassello fondamentale per la ripersa economica dell’intera regione. Con Confindustria Campania siamo in costante contatto con gli uffici regionali per rispondere in tempi rapidi alle istanze delle imprese. Da quanto riusciremo a metter in campo nei prossimi mesi dipenderà la ripresa tanto attesa dal sistema delle imprese”

“Sto realizzando questo viaggio nelle imprese dell’economia campana – ha ricordato il professor Amedeo Lepore Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania – per conoscere le singole realtà e cercare di valorizzarle. Attraverso questo percorso intendo dimostrare che la Campania è fucina di idee innovative, efficienza e solidità, nonostante tutti i problemi. L’altro importante obiettivo che intendo perseguire è creare un collegamento virtuoso tra le aziende più strutturate e quelle in fase di avvio cercando di trasferire a queste ultime esperienze e know how delle prime. Crisi e sviluppo non vanno necessariamente considerati in contrasto ma possono essere visi in maniera funzionale. La crisi infatti può anche rappresentare un’opportunità per lo sviluppo”.

Nel corso dell’incontro sono stati posti all’attenzione dell’Assessore diversi argomenti. In primsi la semplificazione nelle procedure amministrative: le piccole imprese perdono ogni anno il 4% del loro fatturato per adempimenti burocratici, al netto di oneri e tasse. Abbiamo seri problemi nei rapporti con gli uffici amministrativi della regione. Le procedure sia sul fronte delle autorizzazioni ambientali, sia sul fronte dell’utilizzo degli incentivi regionali sono estenuanti, con criticità fortissime nei tempi. E’ quindi molto apprezzabile, soprattutto dal punto di vista politico, l’importanza dirompente della recentissima legge regionale sulla semplificazione che esprime la precisa volontà di liberalizzare le attività economiche, di dare risposte in tempi certi, di evitare ogni forma di vincolo che possa condizionate lo sviluppo economico della Regione.

Due le richieste specifiche in merito alle aree di crisi. La prima è realtiva alla graduatoria degli investimenti ammessi a finanziamento. In particolare 6 aziende sono state inserite, ma altre 6 imprese, dichiarate ammissibili e quindi con tutte le carte in regola per essere finanziate sono fuori per carenza di fondi. Confindustria ha chiesto lo scorrimento della graduatoria ed un impegno concreto su questo perché consentirebbe di realizzare investimenti per oltre 10 milioni di euro con una ricaduta occupazionale di ulteriori 86 unità. La seconda, invece, riguarda la circolare ministeriale del 6 agosto 2015, che fissa i criteri e le modalità per la concessione delle agevolazioni di cui alla legge 181 sulle aree di crisi. Al riguardo è stato chiesto di inserire l’intera provincia di Benevento tra le aree di crisi.

Altro tema ha riguardato la programmazione per utilizzo Fondi Comunitari. “La Campania è già in ritardo sulla Programmazione 2014/2020. Allocare le risorse su strumenti già esistenti e sperimentati – spiegano da Confindustria -, può certamente aiutarci a recuperare il gap temporale. Anche da qui parte la nostra sollecitazione sulle aree di crisi e sulla possibilità di cofinanziare strumenti agevolativi nazionali”.

Una grandissima criticità, secondo gli industriali sanniti, attiene alla delibera di accelerazione della spesa, che resta prioritaria. La casistica è molto varia, ma in questo momento preoccupano le situazioni di quelle imprese che hanno avviato i lavori, stipulato il contratto, ma che per responsabilità non addebitabili a loro, non potranno chiudere i lavori entro il 31/12. C’è anche il caso paradossale di imprese costrette a sospendere i lavori perché la Regione non eroga le anticipazioni per carenza di liquidità. Vorremmo avere rassicurazioni a riguardo.

Infine le aree industriali. “Abbiamo – concludono da Confindustria – un serio problema di gestione e manutenzione delle aree industriali. La questione riguarda non solo i Consorzi ASI, ma soprattutto alle aree PIP di competenza comunale, che con i progressivi tagli agli enti locali, restano ormai terra di nessuno. E’ una situazione indecorosa che penalizza molto il territorio ed offre soprattutto ai vertici delle varie multinazionali presenti nella nostra regione una immagine davvero imbarazzante”.

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