Cittadini
La storia a lieto fine del cane Nerina: dall’abbandono in tangenziale alla nuova vita sotto un altare del Triggio
Ascolta la lettura dell'articolo
Era destinata a morire legata ad un guardrail lungo la tangenziale di Benevento. Ma il fato per Nerina, un meticcio di taglia piccola, aveva in serbo una sorpresa. Un incontro inaspettato con un giovane del capoluogo, Simone Carolla, che ha deciso di salvarla, accudirla e regalarle una nuova famiglia da amare.
Oggi Nerina vive in via San Filippo nei pressi dell’officina meccanica di Simone e di suo padre Franco. Lì i due hanno costruito una cuccia alla cagnolina sotto l’altare di un’edicola votiva in onore di San Nicola di Bari.
“Quando l’ho vista – ha raccontato il giovane Simone – mi sono fermato immediatamente, pensavo fosse morta ed invece fortunatamente era ancora in vita, ma provata per la lunga attesa e ferita a causa della corda che la imprigionava. Nerina era anche incinta, ma siamo riusciti a trovare delle famiglie amorevoli che ora si prendono cura dei cuccioli”.
A distanza di un anno Nerina è diventata la mascotte del quartiere. Tutti i residenti della zona le portano da mangiare e fanno la loro parte per accudirla. A regalarle le coccole, invece, ci pensano i bambini della vicina scuola di San Filippo Neri che la mattina, prima di andare in classe, non le negano mai una carezza affettuosa.
Una storia a lieto fine, quella di Nerina, ma che non deve far abbassare la guardia contro il fenomeno dell’abbandono dei cani. Una barbarie che si ripete ogni anno, soprattutto con l’arrivo dell’estate, e che richiede l’impegno di tutti per essere combattuta ed eliminata.