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Auser e Università della Terza Età incontrano a Benevento il sociologo Marotti

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Tema avvincente quello trattato nella sede dell’AUSER/USELTE nella serata del 20 novembre dal sociologo Claudio Marotti, sul tema “Ideali, valori, principi: servono ancora nella società di oggi?”.

Con grande affabilità e moderazione il relatore ha delineato il percorso che ha visto l’essere umano dapprima invischiato nei lacci dell’ignoranza e dell’inesperienza per poi procedere verso le varie tappe complesse dell’evoluzione, a tanto spinto dalla sua stessa imperfezione e fragilità.

Una sorta di desiderio innato di colmare le mancanze per assurgere a uomo completamente fornito di virtù e poteri. L’idea del progresso ha ispirato pertanto la civiltà moderna dell’Europa occidentale. Lo sviluppo del macchinismo e delle applicazioni della scienza ha dato origine a una civiltà scientifico-industriale che è unica nella storia.

Ma tale naturale esigenza di migliorare attraverso la scienza e la tecnica le condizioni di vita (si pensi ai progressi nella medicina, nelle comunicazioni ecc.) ha determinato il peccato di superbia, che, se ha consentito di raggiungere importanti traguardi e altissimi livelli di civiltà, non ha messo tuttavia l’uomo al riparo dalle conseguenze nefaste del raggiungimento di tali obiettivi.

Una sorta di “invidia degli dei” ha finito per far pagare all’uomo le colpe, determinando una vera e propria crisi antropologica. Dunque, colei che le è Madre, la natura, gli si rivolta contro, e i disastri ambientali degli ultimi giorni sembrano confermarlo.

La pace diventa una meta sempre più irraggiungibile, dato l’enorme impulso dato alle fabbriche di armi per soddisfare l’esecranda fame di ricchezza, gli agi esperiti portano non alla condivisione ma all’egoismo, l’individualismo porta alla disgregazione del tessuto sociale e, cosa ancora più grave, esiste una frattura incolmabile tra le nuove generazioni e quelle dei padri, tra cui ogni forma di dialogo sembra destinato al fallimento da che i giovani sono sempre più attratti dai ritrovati delle nuove tecnologie e da nuove forme di comunicazione poco praticate dagli adulti se non addirittura rifiutate.

Il futuro si profila con l’avvento di un’era “post-uomo”, in cui all’intelligenza umana sarà sostituta quella artificiale o addirittura popolata di robot in cui siano stati inseriti microchips cognitivi in tutto simili al cervello umano.

Questi ed altri argomenti sono stati posti dunque all’attenzione degli astanti, integrati anche da alcuni interventi del pubblico che richiamavano nella discussione il ruolo svolto nella società umana dall’economia. Integrazione o confronto non val la pena di definire, visto che al relatore sembrava quanto mai prioritario rimarcare il valore degli ideali, vero motore dell’attività e della vita umana, pur senza demonizzare i risultati del progresso in campo scientifico, se ben utilizzati.

Sono proprio i valori nonché un deciso imprinting affettivo che bisogna trasmettere ai giovani, perché non siano privati della fiducia nel domani, perché non diventino rinunciatari nei confronti della loro stessa determinazione come individui attivi della società e si adoperino invece a diventare artefici consapevoli del proprio destino in una società più giusta.

Insomma una parola di speranza, che sebbene non sia esaustiva di tutti i problemi dell’odierna civiltà, abbia almeno la capacità di trasmettere la fiducia che accanto al progresso materiale vi sia il progresso morale, come già ammoniva il poeta latino Lucrezio Poeta latino del 1° sec. a. C, il quale non rimpiange il lontano passato, né rinnega il progresso: ne denuncia i limiti, poiché il progresso tecnico libera l’uomo dal bisogno materiale, dall’insicurezza e dalla paura, ma al miglioramento delle condizioni materiali non si accompagna automaticamente un accrescimento della felicità umana, perché anzi, proprio la conquista e l’affinamento di mezzi più progrediti possono accrescere la corruzione morale, l’ambizione politica e l’avidità di ricchezze e potere.

Tema del prossimo incontro di giovedì 27 novembre ore 17,00: MISMA-Minori non accompagnati in arrivo sulle nostre coste:dove sono. Relaziona la Prof.ssa Antonia Travaglione.

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