Sindacati
Vertenza mensa al “Rummo”, Flaica Uniti – Cub incontra il manager Boccalone

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Si è tenuto oggi lo sciopero proclamato per tutti i dipendenti dell’appalto della mensa dell’Azienda Ospedaliera G. Rummo. Con una ottima riuscita. In questa seconda tornata di sciopero sono venuti molti nodi al pettine, vista anche la concomitante riunione con la Direzione Generale dell’A. O. “G. Rummo” alla presenza del Direttore Generale Avv. Nicola Boccalone, il quale ci ha consegnato una documentazione, dove ufficialmente ha comunicato alla Gemeaz Elior l’invito a “soprassedere con effetto immediato, ad esercitare attività rivolte a soggetti terzi rispetto all’A. G. Rummo”.
A comunicarlo in una nota è Marcelo Amendola, sindacalista di F.L.A.I.C.A. Uniti – CUB Benevento.
“Detta comunicazione – spiega Amendola – ratifica una istanza che da mesi chiedevamo vista la palese incongruità di tale servizio verso una struttura privata concorrente. Inoltre dopo le nostre denunce, la società appaltatrice si è vista costretta a formalizzare una royalties sull’attività svolta in passato, fatto che ci è stato comunicato per conoscenza dalla Direzione Generale del Rummo.
Abbiamo chiesto contestualmente – prosegue nella nota – che questa situazione non si verifichi mai più, e che chi è tenuto a controllare faccia fino in fondo il proprio dovere perché, come già detto in precedenza e come oggi ci è stato ribadito dallo stesso Direttore Generale, ci appare a dir poco strano che quest’ultimo fino alla nostra denuncia pubblica non fosse a conoscenza del problema considerato anche che il potere/dovere di controllo è in capo alla stessa Direzione Generale e che quest’uso anomalo della cucina del Rummo si trascina dal 2009 ad oggi.
Il Direttore Generale – ha proseguito nel comunicato – ci ha garantito che tutto questo è oggetto di una procedura di verifica all’interno dell’A. O. e noi su questo saremo vigili perché non è più tollerabile una situazione simile.
Per finire, sulla questione sicurezza, il Direttore Generale ci ha garantito che in tempi brevissimi l’A. O. troverà delle soluzioni alternative al trasporto degli alimenti presso i montacarichi che trasportano anche rifiuti speciali e, purtroppo, le salme di chi e venuto a mancare dentro l’Azienda Ospedaliera, con un rischio di non poco conto per la salute dei degenti. Anche su questo saremo vigili e intransigenti. Ma come già detto in precedenza e ribadito al Direttore Generale – conclude Amendola – i tempi devono essere brevissimi”.