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Valle Telesina

Telese Terme, il consigliere Capasso: “Nel disordine politico-amministrato la causa dell’aumento della Tarsu”

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“La politica economica attuata dal Comune di Telese Terme dal 2004 al 2011 ha consentito, in tale periodo, di non incrementare le tasse e le imposte a carico dei cittadini, mantenendo inalterati e laddove possibile migliorando i servizi pubblici resi, consentendo nel contempo al bilancio comunale di recuperare uno stabile equilibrio nella parte di competenza ed una rassicurante situazione di cassa. Ciò è stato possibile grazie ad una costante azione volta alla diminuzione dei costi fissi, alla eliminazione degli sprechi, al contrasto all’evasione ed all’elusione, all’ottimizzazione e razionalizzazione dei servizi pubblici”. A scriverlo in una nota è il consigliere comunale d’opposizione di Telese Terme, Gennaro Capasso.

“In questi ultimi due anni – sottolinea Capasso – si registra una preoccupante inversione di tendenza, con il conseguente aumento della pressione fiscale legata soprattutto ai maggiori costi relativi ad alcuni servizi. Particolare preoccupazione in tal senso desta la gestione dei rifiuti che, nell’ultimo biennio, è caratterizzata da un notevole incremento dei costi.

Per coprire il ruolo TARSU (Tassa relativa ai Rifiuti) i cittadini di Telese hanno dovuto versare nel 2012 il 19% in più rispetto al 2010 e nel 2013 il 26% in più, sempre rispetto al 2010. Il costo medio per abitante è aumentato nel 2013 di 30,64 Euro rispetto al 2010, passando da 144,73 a 175,37 Euro.

Sebbene sia stato reso operativo il condono, che ha consentito un incremento di circa il 25% della base imponibile (hanno aderito al condono in media per ciascun anno circa 950 utenti, con una maggiorazione nel 2012 della superficie imponibile totale di circa 105.000 metri quadrati ed un’entrata straordinaria di oltre 550.000,00 Euro), non è stato comunque possibile diminuire la Tassa dei rifiuti, venendo così meno all’impegno assunto nel Consiglio comunale del 26 giugno 2012 quando fu affermato che “allargando la base dei contribuenti sicuramente potranno pagare tutti di meno”.

Nonostante gli sforzi prodotti dai cittadini, – aggiunge nel comunicato – Telese non rientra, oltretutto, tra i comuni che possono definirsi virtuosi nella raccolta differenziata. Nel rapporto pubblicato nel 2013 da Legambiente sui comuni ricicloni Telese occupa il 135° posto della classifica generale tra i comuni della Regione Campania ed il 30° posto tra quelli della Provincia di Benevento. Rispetto ai comuni della Valle Telesina e del Titerno occupa il penultimo posto, seguito solo dal comune di San Salvatore Telesino.

Il cospicuo aumento della TARSU è solo in parte dovuto, a parere del sottoscritto, al sistema di raccolta “porta a porta” attualmente utilizzato che avrebbe dovuto comunque generare a regime un autofinanziamento capace di contenere i costi, grazie ai ricavi conseguibili dal materiale recuperato, alla riduzione dei costi di smaltimento ed alla riduzione dei rifiuti prodotti da mandare in discarica.

Per il comune di Telese Terme, invece, – prosegue – l’intero processo ha comportato solo un notevole incremento dei costi di gestione ed, inspiegabilmente, un’assenza di ricavi per le casse comunali.

Le ragioni di quanto sopra vanno ricercate nel disordine politico amministrato subentrato nella gestione dei rifiuti dalla metà del 2012 ed al prevalere di una visione delle tematiche ambientali che non considera la sostenibilità economica delle azioni da porre in essere quale fattore fondamentale per un proficuo raggiungimento degli obiettivi.

In questi ultimi due anni, – spiega il consigliere di minoranza – le modifiche apportate al sistema di raccolta dei rifiuti sono avvenute senza una preventiva programmazione, come è testimoniato dalla frammentazione degli affidamenti (la cui legittimità in alcuni casi è discutibile) con l’avvio di nuovi servizi non supportati da una specifica progettazione tecnico, economica e temporale né da un sistema di controllo e monitoraggio.

Incomprensibilmente, per nessuna delle fasi che compongono l’attuale sistema di raccolta, trasporto, smaltimento/recupero dei rifiuti, è agli atti del comune una relazione tecnica illustrativa né una specifica analisi dei costi dei servizi svolti né un contratto. I nuovi servizi sono stati direttamente affidati al soggetto che attualmente li svolge senza una preventiva indagine di mercato, senza una formale e documentata verifica della congruità del prezzo, senza una stima per ciascuna fase dei costi diretti ed indiretti delle singole componenti (costo addetti, costo consumi, materiali, manutenzioni, costi comuni, ecc), sulla base di indirizzi impartiti forse mediante comunicazioni verbali da parte di qualche amministratore e non attraverso regolari atti adottati dalla Giunta Comunale.

E’ evidente – continua Capasso – che l’attuale sistema di gestione dei rifiuti non è conveniente e necessita di un intervento di sistema orientato alla riduzione della Tassa a carico dei cittadini (indipendentemente dal nome che assumerà in futuro).

E’ impensabile che, a fronte di un accresciuto impegno dei cittadini nella raccolta differenziata e di un incremento della base imponibile, i costi complessivi continuino a lievitare.

A tal fine nei prossimi giorni invierò al Consiglio Comunale una mozione aperta al contributo e miglioramente di tutti, corredata da un circostanziata relazione che documenterà anche quanto sopra affermato.

Lo scopo della mozione – conclude il consigliere Gennaro Capasso – è esclusivamente quello di fare chiarezza, nel rispetto del principio di trasparenza dell’azione amministrativa, sull’attuale situazione ed a porre in essere, attraverso l’attivazione di un tavolo di partecipazione da parte della Commissione Ambiente (che veda coinvoli cittadini, operatori economici, associazioni di categoria, consorzi di filiera, ditta che svolge il servizio), un concreto percorso che sia capace di generare una riduzione del carico tributario per i cittadini e le imprese mediante un abbattimento dei costi ed un incremento dei ricavi”.

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