Sindacati
Legge di stabilità, lavoro e tasse: il 15 novembre sciopero generale di 4 ore di Cgil, Cisl e Uil

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La Cgil, la Cisl e la Uil di Benevento annunciano lo sciopero generale di 4 ore per il prossimo 15 novembre. Nella giornata ci sarà una manifestazione di protesta con concentramento alle ore 9 a piazza Orsini e conclusione a piazza Castello.
Cambiare la legge di Stabilità 2014, più risorse ai lavoratori e ai pensionati, rilanciare l’occupazione giovanile e il reinserimento occupazionale dei lavoratori dell’area di crisi di Airola. Questi sono alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso della manifestazione e sui quali si concentrerà principalmente la battaglia delle sigle sindacali.
“Per gli interventi in materia fiscale – scrivono Cgil, Cisl e Uil – l’iter parlamentare di approvazione della Legge di Stabilità deve essere l’occasione per diminuire realmente le tasse a lavoratori dipendenti, pensionati ed imprese che creano buona occupazione”.
“Varare – prosegue il documento – un significativo aumento delle detrazioni sia per i lavoratori dipendenti che per i pensionati; misura, questa, orientata ad una maggiore equità e al sostegno al reddito di quelle categorie che contribuiscono a gran parte del gettito fiscale. In tal modo, si incrementerebbe il loro potere di spesa e, conseguentemente, aumenterebbero i consumi”.
“Bisogna – sottolineano le sigle sindacali – potenziare lotta all’evasione fiscale attraverso la revisione del sistema di sanzioni, definendo la natura penale del reato di evasione, con l’estensione delle misure per il contrasto di interessi alle spese per i servizi alle persone e alle famiglie, con il rafforzamento del ruolo degli enti locali incrociando le banche dati e, infine, con l’intensificazione della lotta all’evasione fiscale in chiave europea”.
“Cgil, Cisl e Uil – conclude la nota – ritengono necessario rivedere e correggere gli elementi di iniquità e rigidità introdotti dalle norme Fornero sul sistema previdenziale. È indispensabile ripristinare i meccanismi di indicizzazione delle pensioni esistenti prima dell’entrata in vigore del DL n. 201/2011, evitando così l’erosione progressiva che i trattamenti pensionistici hanno subito in questi anni”.