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Religione

Vaticano, un sannita per riformare lo IOR: papa Francesco sceglie il cardinale Farina

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Sarà un sannita a guidare la Commissione istituita a sorpresa da papa Francesco per rinnovare lo Ior, l’Istituto per le Opere di Religione e Banca Vaticana. Si tratta del cardinale Raffaele Farina, 80enne originario di Buonalbergo, forse il principale artefice dei grandi restauri che hanno cambiato volto, funzioni e stile alla storica Biblioteca Apostolica e all’Archivio segreto della Santa Sede, di cui il porporato è stato Prefetto e Archivista su nomina di Benedetto XVI.

La nomina è stata annunciata dalla sala stampa della Santa Sede. Il nuovo organismo, che si chiama Pontificia Commissione referente sull’Istituto per le Opere di Religione, dovrà riferire allo stesso pontefice elementi in grado di poter procedere alla riforma della Banca Vaticana, troppe volte negli ultimi anni balzati agli onori delle cronache per vari scandali.

La Pontificia Commissione, di cui faranno parte cinque membri e sarà presieduta dal cardinale Farina, secondo il portavoce della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, non è ”un commissariamento” dello stesso Ior, ma ”un organismo che studierà la situazione e riferirà al papa nel quadro delle riforme utili alla Chiesa”. 

La Commissione, quindi, avrà ”lo scopo di raccogliere informazioni sull’andamento dell’Istituto e di presentare i risultati al Santo Padre”. Nel nuovo organismo affiancano il presidente Farina, il cardinale Jean-Louis Pierre Tauran (che fa parte anche della commissione cardinalizia di controllo dello Ior presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato della Santa Sede), la professoressa Mary Ann Glendon, come coordinatore monsignor Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru e nella qualità di segretario monsignor Peter Bryan Wells. 

LA BIOGRAFIA DI FARINA – Nato a Buonalbergo, nelle diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, entra nella congregazione dei Salesiani il 25 settembre 1949, prendendo in seguito i voti perpetui il 25 settembre 1954.

Studia al Pontificio Ateneo Salesiano di Torino fino al 1958, quando ottiene la licenza in Teologia presso la facoltà omonima; sempre nello stesso anno diventa sacerdote.

Si iscrive quindi alla Pontificia Università Gregoriana, dalla quale esce nel 1965 con la laurea in Storia Ecclesiastica; si trasferisce quindi in Germania per tre anni, a Friburgo e Bonn, dove si specializza come borsista della Fondazione tedesca “Humboldt”; torna quindi alla Pontificia Università Salesiana a Roma, dove inizia ad insegnare Storia della chiesa antica e metodologia nella Facoltà di Teologia.

Viene nominato decano della facoltà stessa per il biennio 1972-1974 e quindi rettore dell’Università, carica che mantiene dal 1977 al 1983. Nel 1978 viene nominato anche regolatore del Capitolo Generale 21 dall’allora rettor maggiore padre Egidio Viganò.

Lo stesso anno diventa segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche (lo sarà fino al 1988); per sei anni sarà anche sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura.

Nel 1992 viene nominato per la seconda volta rettore dell’Università Salesiana a Roma, carica che mantiene fino al 25 maggio 1997, quando papa Giovanni Paolo II lo richiama in Vaticano nominandolo prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana.

Da allora svolge un’intensa attività di raccolta, esegesi e studio di numerosi e rari testi. 

Il 16 dicembre 2006 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo, assegnandogli la sede titolare di Oderzo rimasta vacante dopo la morte di mons. Charles Franzetta. Il 25 giugno 2007 è stato elevato alla dignità arcivescovile e nel contempo nominato archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. L’8 ottobre 2007 compie la sua prima visita a Oderzo.

È creato cardinale nel concistoro del 24 novembre 2007 da papa Benedetto XVI, ricevendo la diaconia di San Giovanni della Pigna. Il 9 giugno 2012 papa Benedetto XVI accoglie la sua rinuncia, per limiti di età, agli incarichi di archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Gli succede l’arcivescovo francese Jean-Louis Bruguès.

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