POLITICA
Scuola dei Carabinieri. Mazzoni: “L’eventuale soppressione non creerebbe alcun risparmio”

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L’ipotesi, sono convinta che non sia ancora una decisione, della chiusura della scuola di formazione dell’arma dei Carabinieri di Benevento non c’entra nulla con la spending review. A dichiararlo è l’eurodeputata sannita, Erminia Mazzoni secondo la quale “Non ci saranno economie di spesa dalla sua eventuale soppressione.
Il personale verrebbe solo dislocato altrove e i costi di gestione trasferiti su altre strutture (sembrerebbe quella di Viterbo). Al contrario se si decidesse in tal senso inevitabilmente ci si sobbarcherebbe a sostenere l’onere dell’adeguamento strutturale delle altre scuole per poter comunque ospitare i contingenti annuali.
Avevo aperto la questione con il precedente Governo, – ricorda la Mazzoni – che aveva ritardato il provvedimento di riordino delle scuole militari e di formazione. L’ho immediatamente ripresa comunicando al neo ministro della difesa il delicato tema e sono rammaricata del suo silenzio. Quello che è accaduto alla Camera mi sconcerta. Apprezzo molto l’intervento dell’on. Cirielli.
Non accetto il verdetto, vorrei i dettagli dei risparmi e la strategia politica sottesa alla scelta operata, che salva l’acquisto degli armamenti di guerra (tra i quali i ben noti F35) e cancella scuole, missioni di pace e pensioni agli invalidi di guerra. Non è accettabile. Quella scuola oltre ad essere una eccellenza nazionale e, come ricorda Edmondo Cirielli, una memoria storica.
Ma non soltanto, la scuola di formazione dell’arma dei Carabinieri di Benevento – conclude l’eurodeputata – dá lavoro ad almeno 35 famiglie benevantane nel settore dei servizi e per l’indotto a un numero molto più ampio. La perdita occupazionale rappresenterebbe un costo prima di tutto umano, ma anche sociale, che il Governo non può ignorare.”