CULTURA
Magnagrecia: dall’enogastronomia e dal mondo rurale la risposta alla crisi
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“Abbiamo tutto dalle ricchezze eno-gastronomiche alle bellezze naturalistiche, dai grandi patrimoni storici alle risorse umane”. Il coro è unanime, non sono solo le parole degli organizzatori. Giovani che hanno scelto giovani per raccontare un antico e straordinario territorio come la Magna Grecia, testimonianza ancora viva di un Sud che può farcela a riscattarsi da tutto ed anche dal momento di difficoltà che vive l’intero Paese.
Con questa consapevolezza si è aperta la kermesse lo scorso 19 aprile assieme ai presidenti dell’UNPLI Campania e Salerno, Mario Perrotti e Mario De Julis, al primo cittadino di Eboli, Martino Melchionda ed il primo cittadino di Casalbuono, Attilio Romano.
E così è continuata accogliendo – di volta in volta – nello spazio centrale destinato ai talk e agli show-cooking, assieme agli chef Cristian Torsiello, Vitantonio Lombardo e Antonello Martuscelli, coordinati dalla giornalista enogastronomica Antonella Petitti.
Il progetto dedicato al gusto e al turismo firmato da Tanagro Legno Idea di Giuseppe Lupo e da Goi Comunicare di Alfonso Paoletta e Bruno Avagliano, ha raccontato – durante lo scorso week-end – soprattutto una provincia fatta di piccole realtà e di piccole produzioni che, in quanto tali, hanno bisogno di dare spazio alle persone per poter continuare a vivere e di conseguenza assicurare la sopravvivenza al grande patrimonio culturale dell’entroterra italiano.
Di grande interesse anche i panel test a cura di Gennaro De Luna dedicati agli oli della DOP Colline Salernitane ed i laboratori di approccio degustazione al vino a cura del sommelier Andrea Moscariello, che ha anche animato una temporary enoteca con una selezione dei migliori vini italiani.
“Guardiamo già avanti, sperando di riuscire a costruire un futuro a Magnagrecia. Ci piacerebbe immaginarla itinerante, magari attraverso quei piccoli borghi e paesi che hanno fatto grande la Magna Grecia. Questo ci permetterebbe di accendere i riflettori su più territori e tradizioni, dando man forte anche alle numerose Pro Loco che in questa prima edizione ci hanno sostenuto nonostante le difficoltà”, concludono gli organizzatori.