POLITICA
Casini: “Diritti per i gay? Non è modernità, ma involuzione”. Sulle alleanze: “Vedremo, ma nessuna stampella”
Ascolta la lettura dell'articolo
Una visita lampo quella del leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che tra le tappe del suo tour elettorale ha inserito, all’ultimo minuto, anche il capoluogo sannita.
“Mi sembrava disdicevole non venire qui” ha detto al pubblico e ai candidati locali del suo partito che lo hanno accolto.
In poco più di mezz’ora, dopo gli interventi dei rappresentanti sanniti alle prossime politiche, Casini tocca tutti i temi caldi di questa campagna elettorale ormai alle battute finali. Ripercorre le tappe degli ultimi cinque anni di governo, difendendo il candidato premier della sua coalizione Mario Monti e il sostegno che lo scudo crociato ha dato al professore.
Tra chi ha prima appoggiato Monti e poi lo ha criticato, Casini include anche Silvio Berlusconi. Di lui ricorda quelli che chiama i “guai lasciati al Paese: l’ici, l’Alitalia, il caso delle quote latte. Ed ora -dice il presidente dell’Udc – si è alleato con la Lega che fa una politica contro il Meridione”.
Infine l’affondo su un tema particolarmente complesso e dibattuto: i matrimoni e le adozioni per gli omosessuali. Casini non usa mezzi termini e dice: “chi li vuole non voti per l’Udc. Io sono perchè il matrimonio sia tra un uomo e una donna e perchè due omosessuali non possono adottare un figlio. Contesteremo sempre che questa stagione dei diritti sarà la stagione della modernità perchè per me è la stagione dell’involuzione e del regresso”.
Prima di salutare la folla, Casini promette che il partito nel Sannio avrà una “ricompensa” per l’impegno sul territorio. Forse un seggio in Parlamento o qualcos’altro, questo si vedrà dopo il 26 febbraio.
Giorno in cui si potrà parlare anche di probabili alleanze, sulle quali il leader dell’Udc oggi dichiara: “Noi giochiamo per vincere, non saremo la stampella di nessuno e poi vedremo”.