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Incontro Delta Energy-Zaccaria Spina. I NoTriv Sannio protestano sotto casa del sindaco. Ecco le domande per la società inglese

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Nuova azione di protesta del coordinamento NoTriv Sannio contro i progetti di trivellazioni petrolifere nel Sannio e in Irpinia, messi in atto dalla società inglese Delta Energy. Questa mattina una nutrita delegazione del coordinamento si è recata presso l’abitazione beneventana del sindaco di Ginestra degli Schiavoni e presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina, per avere delucidazioni in merito ad un suo incontro, in programma nella giornata di domani a Ginestra degli Schiavoni, con i rappresentanti della società inglese.

“Il Sannio è verde non nero” è stato il messaggio lanciato dai NoTriv Sannio in uno striscione esposto sotto la casa del primo cittadino fortorino.

“Il timore del coordinamento – si legge in una nota – è che incontri del genere preludano ad accordi con la società, mentre è necessario ribadire con forza fin da subito una decisa opposizione a qualsiasi progetto di estrazione di idrocarburi nel Sannio, che non porterebbe che devastazione ambientale ed impoverimento economico”. 

Il sindaco Spina ha incontrato la delegazione e ha rassicurato il coordinamento sulla propria opposizione alle trivellazioni, aggiungendo che l’incontro di domani si terrà solo per avere chiarimenti tecnici sui provvedimenti.

Il primo cittadino ha inoltre assicurato che parteciperà alla prossima assemblea del coordinamento NoTriv, prevista per giovedì prossimo 14 febbraio, presso il Palazzo del Volontariato di Benevento.

Grande fermento, dunque, per la riunione di lunedì 11 febbraio tra Zaccaria Spina e i dirigenti della Delta Energy. Il coordinamento NoTriv Sannio farà sentire la sua voce in merito recandosi a Ginestra degli Schiavoni per protestare contro i progetti di trivellazioni petrolifere. Al riguardo è stato stilate un elenco di 11 domande da rivolgere ai rappresentati della società petrolifera inglese.

 

Domande da formulare alla Delta Energy nel corso dell’incontro a  Ginestra degli Schiavoni

1. Quanta acqua occorre per la realizzazione dei pozzi e per l’estrazione del petrolio? Da dove sarà attinta e come saranno smaltiti i reflui? Dove e come saranno smaltiti i fanghi e i detriti derivanti dalle fasi di lavorazione?

2. Quali garanzie da’ la Delta Energy per quanto riguarda il rischio di inquinamento irreversibile  (come denuncia la letteratura internazionale) delle falde acquifere e dei suoli agricoli? È previsto un monitoraggio ambientale prima, durante e dopo le fasi di perforazione e sfruttamento?

3. Come verrà trasportato il petrolio alle raffinerie? Quanto inquinamento e quanti incidenti può provocare il trasporto, visto anche lo stato della rete stradale nel Sannio?

4. Cosa accadrà se esplode un pozzo petrolifero posto in vicinanza di centri abitati come quello posto a due passi dall’ospedale di Villa D’Agri?

5. Quanto perderà in immagine il territorio sannita? Quanti posti di lavoro si perderanno nel comparto agro-alimentare a causa del dubbio che nascerà nei consumatori che il nostro olio, il nostro vino, la nostra carne, i nostri formaggi non siano più genuini?

6. Quante attività di agriturismo saranno costrette a chiudere? Come verranno compensate queste perdite?

7. Quanti nuovi posti di lavoro porterà l’attività estrattiva? Quasi nessuno visto ciò che è accaduto in Basilicata. Quei pochi posti di lavoro saranno a tempo determinato e quando il petrolio sarà finito i lavoratori saranno trattati alla stregua dei minatori del Sulcis.

8. Quanti milioni di euro in royalties verranno versati nelle casse comunali? Niente, visto che tutti i comuni insieme della Basilicata hanno ricevuto in 13 anni la misera cifra di 6 milioni.

9. Quali compensazioni per i cittadini? Nessuna visto quanto accaduto in Basilicata dove in 15 anni hanno ricevuto un solo misero bonus benzina di 100 euro.

10. Quali sono i rischi per la salute dei cittadini, visto che qui non siamo nel deserto libico? È previsto uno studio epidemiologico dello stato di salute dei cittadini prima, dopo e durante?

11. Quali percentuali di patologie cardio respiratorie si registrano oggi in Val D’Agri, dato che già nel 2000 l’Istituto Mario Negri Sud, come da relazione sanitaria della Regione annunciava andamenti doppi rispetto al resto della Basilicata? Come mai questa analisi epidemiologica non è stata mai più finanziata dal 2000 a oggi?

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