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Nuovo Tpl, Salvatore (Filt): “Perplessi sull’approssimazione rispetto al problema”
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“Apprendiamo dagli organi di stampa alcune dichiarazioni in merito alla audizione in Commissione Regione Campania riguardante la riorganizzazione del servizio di TPL su gomma in tutto il territorio regionale. Siamo perplessi della approssimazione con cui si approccia il problema sia nella esatta conoscenza dello stesso sia nelle conclusioni a cui si addiviene”.
Ad affermarlo è Antonio Salvatore, segretario provinciale della Filt Benevento.
“Nel ribadire la posizione già espressa dalla FILT Regionale che prevede una gara unica regionale per ferro e gomma per il trasporto persone, dove si possa fare una riflessione sul ruolo principale del ferro e di quello di adduzione della gomma in ambito più strettamente territoriale, – sottolinea Salvatore – riaffermiamo che solo così si potrà consentire a questo territorio un livello di servizi quantomeno decente.
Questa eventualità – aggiunge – consentirà una gestione unica sia nella programmazione che nell’organizzazione del trasporto passeggeri con notevoli riduzioni sulla gestione ed espletamento del servizio, con conseguenti economie di scala che abbasserebbe apprezzabilmente i costi.
Certamente non siamo disposti a mantenere lo status quo che, nella nostra provincia, ha già generato elevati danni sull’efficienza, efficacia e continuità nel servizio, nonché ripercussioni nefaste sui lavoratori. L’attuale situazione del TPL gomma, ma anche ferro, in provincia di Benevento, è sotto gli occhi di tutti; non si può più procedere in questo modo.
Al di là delle cifre espresse dal Vice Presidente Barbieri, che non sappiamo dove siano state estrapolate, trincerarsi in un anacronistico fortino territoriale non giova a nessuno. Questa difesa della specificità territoriale – prosegue – ci sembra ancor più strana dal momento che la provincia di Benevento è l’unica in Campania a non avere una azienda di proprietà che operi sul territorio.
È anche vero che nella situazione di EAVBUS, il bacino beneventano ha produttività alte e i costi più bassi, garantendo un servizio efficiente e tutti i diritti ai lavoratori nel pieno rispetto del CCNL di categoria. Quindi il problema è come vengono e da chi vengono gestite le aziende.
Quando M.C.N.E. e per un periodo EAVBUS sono state governate da dirigenti locali capaci, queste aziende avevano buone performance gestionali ed economico-finanziarie.
Noi – continua la Filt – sosteniamo l’idea di un’unica azienda regionale per dare a tutti i cittadini livelli apprezzabili di servizio e opportunità di potersi muoversi su tutto il territorio regionale con sistemi di integrazione tariffaria che porti ad un risparmio per le tasche dei cittadini utenti.
Reputiamo che non è in questo modo con cui si affrontano i problemi, ma che essi vengano analizzati con cognizione di causa, soppesate ed elaborate soluzioni consone, vantaggiose e produttive per la collettività, avendo l’umiltà di non rivendicare primogeniture o effimeri e momentanei onori della cronaca”.