POLITICA
Boffa verso il mancato rinnovo della candidatura: “Preferirei mettere la mia esperienza a disposizione di altri progetti”
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L’esperienza del governo tecnico è sul viale del tramonto, a metà febbraio, con le elezioni, la scelta tornerà nelle mani dei cittadini. I partiti così si stanno organizzando per questo appuntamento con le urne, scegliendo anche i prossimi candidati. Il PD continua a seguire la scia positiva delle primarie. Un modo per ravvivare l’elettorato, un segno contro il porcellum ed il vento dell’antipolitica.
Chi dovrebbe restare fuori da questa corsa verso il Parlamento è Costantino Boffa. Stando alle parole pronunciate dal deputato del Partito Democratico in occasione della convegno conclusivo dei Dialoghi della Fortezza a Torrecuso, una sua ricandidatura al momento è quasi esclusa, in quanto preferirebbe “mettere la sua esperienza a disposizione di altri progetti”. Una scelta rafforzata anche dalla mancata modifica della legge elettorale, il porcellum, che, come una macchia scura, incide, sulla carriera politica dei parlamentari, la definizione di “nominati”.
Dopo le primarie per l’individuazione del leader della coalizione di centrosinistra, a fine mese il Partito Democratico ritornerà nei gazebo il 29 e 30 dicembre. Se le primarie sono state criticate da chi si definiva “leale e fedele” al partito, come Mario Pepe, per l’on Boffa la scelta era una sola: “Non potevamo che fare le primarie. L’elettorato ha risposto con un’ampia partecipazione a quelle di novembre”.
Boffa condivide così la scelta del suo partito, anche se avverte: “Alle primarie vadano tutti, non devono trasformarsi in ‘riserve indiane’ per giovani senza percorso politico o con soli 2 anni di esperienza in un circolo o in consiglio comunale”.
Oggi intanto si conosceranno le regole che disciplineranno le primarie di Capodanno.
Eri. Far.