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AMBIENTE

Ecosistema Urbano 2012, luci e ombre per Benevento: ok la gestione dei rifiuti, male la depurazione dei reflui

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Una situazione di grande crisi. Con una penuria di risorse che non basta a giustificare la battuta d’arresto delle politiche ambientali urbane: prima ancora di quella economica, pare esserci una crisi del “fare buona amministrazione”. E torna così a crescere l’inquinamento atmosferico, senza contare l’inefficienza energetica e quella del trasporto pubblico, messo sotto pressione dai tagli e incapace di attrarre passeggeri. Non crescono poi le isole pedonali, le zone a traffico limitato e le reti ciclabili urbane.

E’ questa la foto scattata dalla XIX edizione di Ecosistema Urbano, la ricerca di Legambiente e Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, sullo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani.

Un quadro che, nel grigiore generale, vede emergere Venezia, tra le grandi città, Trento, tra i centri urbani di medie dimensioni, e Verbania, tra le piccole. In tutti e tre i casi, però, si tratta di primati relativi: non sono le città più sostenibili, ma sono le meno insostenibili.

Rimane invece indietro il Sud con Messina, Reggio Calabria e Vibo Valentia ultime in classifica, sia che si parli di grandi capoluoghi, sia di medi o piccoli centri. E Benevento? Il capoluogo sannita è al 18° posto generale, sommando i risultati raggiunti in ogni singolo indicatore: dalla qualità dell’aria ai consumi idrici doemstici, dal trasporto pubblico alle piste ciclabili, dalle energie rinnovabili all’Eco management.

Per il Sannio è un rapporto fatto di luci ed ombre. Buio totale sulla “depurazione dei reflui”. Nel 2012 sono saliti a sei i comuni in cui solo la metà o meno della popolazione viene servita dal depuratore. La situazione è abbastanza critica nel capoluogo sannita, secondo in classifica dietro Imperia, dove si tratta solo il 21% delle acque di scarto.

Risultati positivi arrivano invece dalla gestione dei rifiuti. Benevento fa registrare la media più bassa nella produzione pro capite di rifiuti urbani (395,88 kg per abitante all’anno). Dati incoraggianti arrivano anche dalla media dei rifiuti raccolti in maniera differenziata: è al sesto posto tra le città più piccole e tra le prime 10 a livello nazionale con il 63,7% di differenziata.

CONSUMI IDRICI – I consumi idrici domestici dell’81,7% delle città si collocano in un range che va dai 100 ai 200 litri per abitante al giorno, mentre nessuna di esse supera i 250 litri pro capite al giorno. Solamente in una città (Agrigento) si rileva un valore inferiori a 100 litri (96,21), mentre il comune con il maggiore consumo è Lodi, che conta 239,78 litri per abitante al giorno e anche Catania supera i 230 l/ab giorno. Benevento è invece nella media con 147,6 litri giornalieri pro capite di acqua potabile per uso domestico.

DISPERSIONE DELLA RETE – Nel Rapporto sono considerate, insieme alle vere e proprie perdite fisiche, tutte le dispersioni dovute al cattivo funzionamento della rete, agli eventuali sversamenti e sfori nei serbatoi, alla mancata fatturazione e non contabilizzazione come gratuita, ai furti ed ai prelievi abusivi. Si passa dal 10,1% di Pordenone al 68,9% dell’Aquila, e in generale in più di 50 città l’acqua immessa nella rete viene perduta in percentuale maggiore del 30%. Benevento si attesta sul 42%.

TRASPORTO PUBBLICO PASSEGGERI – Gli indicatori del trasporto pubblico sono tra quelli da cui si evince in modo più evidente la differenza di prestazione in relazione alla dimensione delle città, basti notare come la media del servizio sia direttamente proporzionale alla popolazione: nelle città di piccole dimensioni ogni cittadino compie in media 40 viaggi all’anno, che passano a 74 in quelle medie e 242 nelle grandi (queste ultime sono le sole a registrare un leggero aumento). Benevento è al 18° posto con 38 passeggeri per abitante annui. Al primo posto eccelle Siena con un dato di 212 passeggeri/ab (in aumento rispetto all’anno scorso), che le permetterebbe di competere con le città di grandi dimensioni.

TRASPORTO PUBBLICO: OFFERTA – L’offerta di trasporto pubblico viene calcolata come i chilometri percorsi annualmente dalle vetture per ogni abitante residente, scegliendo il numero di abitanti in maniera analoga a quanto fatto per il precedente indicatore di uso del trasporto pubblico. Al primo posto c’è sempre Siena con 66 km vetture/abitante; Benevento 21esima con una percentuale annua di 20 km-vetture/abitante.

MOBILITA’ SOSTENIBILE – L’indice, con valori da 0 a 100, ha lo scopo di misurare la capacità, da parte delle amministrazioni comunali, di attivare un ventaglio di strumenti che favoriscano lo sviluppo della mobilità sostenibile. Le politiche e le buone pratiche considerate sono le seguenti: presenza di autobus a chiamata; controlli dei varchi delle ZTL; mobility manager comunale; piano spostamenti casa-lavoro; car-sharing; presenza di percorsi Bicibus/Pedibus. Al primo posto si piazza Savona per le piccole città (81,9 punti); Benevento nona con 40 punti percentuali.

TASSO DI MOTORIZZAZIONE AUTO – La densità automobilistica costituisce senza alcun dubbio uno degli elementi maggiormente problematici per le città e distingue sfavorevolmente l’Italia nel panorama mondiale: rispetto ad alcune grandi capitali europee (Londra, Parigi e Berlino) che registrano valori molto bassi (circa 32 auto/100 ab), il tasso medio di motorizzazione dei 107 comuni capoluogo italiani si mantiene molto più alto, con 63,8 auto ogni 100 abitanti. Benevento si piazza al 20simo posto con 64 auto circolanti ogni 100 abitanti.

TASSO DI MOTORIZZAZIONE MOTOCICLI – Il tasso di motorizzazione relativo ai motocicli, pur rappresentando una soluzione alla congestione del traffico, costituisce comunque una pressione sulla qualità ambientale delle città italiane. Cosenza al primo posto tra le città di piccole dimensioni con 6 motocicli circolanti ogni 100 abitanti; Benevento è sesta con otto motocicli ogni 100 abitanti.

ISOLE PEDONALI – L’estensione media delle isole pedonali presenti nei comuni italiani rimane invariata rispetto a quella degli scorsi anni attestandosi a 0,34 metri quadri per abitante. Analogamente al 2010, anche quest’anno cinque comuni superano la soglia di 1 metro quadro per abitante: Cremona (1,07 m2), Firenze (1,07 m2), Lucca (1,23 m2), Verbania (2,08 m2) e Venezia (che registra un valore molto alto, bel oltre i 4 m2). L’estensione pro capite della superficie stradale pedonalizzata a Benevento è dello 0,36 m2.

ZONE A TRAFFICO LIMITATO – Per la costruzione dell’indicatore Zone a Traffico Limitato si prendono in considerazione tutti i giorni della settimana, con una durata superiore alle 8 ore diurne ed estese a tutte le tipologie di veicoli. La media della totalità dei capoluoghi italiani si attesta leggermente al di sotto dei 3,5 metri quadri per abitante, un dato che segna un trend di crescita rispetto allo scorso anno. Benevento vicino ai 5 metri quadri con un buon 4,84. Stravince Siena dove l’estensione supera i 30 metri quadrati. 

PISTE CICLABILI – Per costruire un indicatore in grado di valutare l’offerta ciclabile di una città sono stati considerati i km di piste ciclabili in sede propria, i km di piste ciclabili in corsia riservata, i km di piste su marciapiede, i km di piste promiscue bici/pedoni e le zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h. Per quanto riguarda le città piccole Mantova e Lodi si posizionano in cima alla classifica, con valori che sfiorano i 26 m_eq e al di sopra dei 20 m_eq si trovano anche Verbania (23,69 m_eq), Cremona (23,21 m_eq) e Vercelli (21,22 m_eq). Al contrario, le città che si collocano al di sotto della soglia di 10 m_eq/100 ab sono 33, fra cui 11 non raggiungono il valore di 1 m_eq/100 ab. Benevento è 18sima con 4,69 m_eq.

INDICE DI CICLABILITA’ – L’indice sintetico di ciclabilità (con valori che vanno da 0 a 100) misura la capacità delle amministrazioni comunali di predisporre una serie di strumenti che favoriscano la mobilità ciclabile. I parametri considerati sono 11: ufficio bicilette; presenza di Biciplan – Piano per la mobilità ciclabile; segnaletica direzionale dedicata ai ciclisti; cicloparcheggi di interscambio; bicistazione; sensi unici “eccetto bici”; strumenti per il contrasto dei furti; bike-sharing. Benevento al 21simo posto, tra le ultime, con 15 punti su 100.

Completano il Rapporto di Legambiente altri indicatori che piazzano Benevento al ventesimo posto, sempre tra le città più piccole, per verde pubblico fruibile (estensione di 10,19 metri quadrati per abitante); 24simo posto per aree verdi totali con 214 metri quadri/ha; agli ultimi posti tra le città dove ci si impegna meno alla diffusione per il solare termico con 0,13 metri quadrati installati su edifici comunali ogni 1000 abitanti e per teleriscaldamento. E’ inoltre ai primi posti per consumo elettrico annuale pro capite per uso domestico; ai primi per il solare fotovoltaico (7,16 kw ogni 1000 abitanti).

Non soddisfa infine per politiche energetiche (solo 14 punti assegnati su 100); per numero di certificazioni Iso 14001 (2,13 ogni 1000 imprese attive sulla provincia); pianificazione e partecipazione ambientale (25 punti su 100) ed Eco Management (14 punti su 100). (Giam.Fel)

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