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Giudice di Pace: da fine agosto la porta è chiusa. Il custode c’è ma non si vede
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“Si prega cortesemente di chiudere la porta”. E’ quanto si legge sul cartello apposto davanti alla porta principale d’ingresso degli Uffici del Giudice di Pace di Benevento, con sede in Piazza Risorgimento.
Un cartello per esortare a chiudere una porta già chiusa e neanche l’ombra di uno che indichi l’ingresso alternativo in Via Giovan Battista Perasso.
Una situazione che non crea particolari disagi a sentir parlare gli avvocati che abitualmente frequentano questi uffici.
Una questione di tutt’altra entità per chi deve, invece, sopperire alla carenza del servizio, fino al 31 agosto espletato dal poliziotto notturno.
Un contratto scaduto e mai rinnovato, afferma Giuseppe Ciambriello assistente giudiziario, che ai nostri microfoni dichiara: “da quando non c’è più la figura preposta a farlo, siamo noi dipendenti ad assumerci la responsabilità di aprire e chiudere con il rischio, nel caso sopraggiunga un qualsivoglia imprevisto personale, che gli uffici rimangono chiusi”.
Noi dal dirigente dell’Ufficio Lavori Pubblici ci siamo andati a chiedere spiegazioni.
Isidoro Fucci, ammettendo la competenza del Comune del capoluogo sannita nel dover per legge assicurare la custodia degli uffici del Giudice di Pace, ha chiarito che Palazzo Mosti assicura questo servizio mediante l’assunzione di un custode che di fatto opera presso il tribunale di Benevento alle direttive, quindi, del Presidente del Palazzo di Giustizia.
Per Rocco Carbone, raggiunto dalla redazione di ntr24 telefonicamente, la questione non sussiste dal momento che nessuna richiesta scritta é pervenuta sulla sua scrivania, rimandando il problema al mittente.
Insomma un rimpallo di responsabilità che ci si augura lasci spazio alla risoluzione della questione.
Le interviste nel servizio.