POLITICA
Agenzie partecipate, Cimitile: “Non ho fatto io le assunzioni. E in quel modo”
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Ok ad una razionalizzazione, ma i tagli non possono colpire solo le province. Ci sono infatti una miriade di agenzie, società e consorzi, sui quali si potrebbe intervenire per tagliare la spesa. La pensa così il presidente Aniello Cimitile, che, nella conferenza stampa post tavolo istituzionale con i parlamentari e consiglieri regionali sanniti, ha commentato la situazione delle agenzie partecipate della provincia, confermando quanto già dichiarato ai nostri microfoni il 29 giugno.
“Sono 268 gli enti della regione Campania, alcuni riguardano anche il territorio beneventano – commenta Cimitile – è un taglio che bisogna fare. Ricordate che la Samte c’è perché me la imposta la legge, e sotto la Samte, come ho già detto, andrà Asea. Marsec l’abbiamo avviato. Art Sannio se ne sta andando in liquidazione. Mantengo Sannio Europa per tutta una serie di ragioni. Vorrei anche ricordarvi che non ho fatto io le assunzioni nelle agenzie, e che se fosse toccato a me, le avrei fatte con metodi e criteri diversi. Però lì adesso ci sono dei lavoratori e delle competenze, e tutti quanti abbiamo l’obbligo di salvaguardare sia le competenze che alcuni livelli occupazionali. Io mi muovo in un clima nel quale certo è facile dire aboliamo le agenzie, per me le avrei tolte di mezzo chissà da quanto, ma ci sono i lavoratori anche da salvaguardare”.
Le agenzie non godono di buona fama per la modalità con cui sono avvenute in passato le assunzioni. Spending review permettendo, Cimitile sarebbe molto favorevole ad indire concorsi per le partecipate, anche perchè ad oggi è sottodimensionato il personale rispetto alle funzioni che ha la provincia. “Potessi fare concorsi non avrei proprio dubbi. Anzi io vorrei fare bei concorsi nei settori intermedi e bassi in modo da incamerare anche risorse giovani e aggiornate.”
Enti, società e consorzi costituiti dagli enti locali sono nel mirino della spending review. A queste entità verranno estesi i vincoli in materia di personale ed assunzioni; ma il governo intende andare oltre imponendo la chiusura di quelle strutture che sono solo doppioni di altre amministrazioni. Una spinta è venuta dall’Unione delle Province italiane, a seguito di una proposta dello stesso Cimitile, per suggerire al governo di muoversi in questa direzione. In tutto sono 3.127 enti strumentali, società, consorzi di Regioni, Province e Comuni sui quali, secondo l’Upi, si potrebbe intervenire per tagliare la spesa, che attualmente arriverebbe a 7 miliardi l’anno.
La questione delle agenzie e dei consorzi in Campania, poi, è al limite dell’assurdo. In Campania, ad esempio, esiste un consorzio che si occupa delle “applicazioni dei materiali plastici per i problemi di difesa dalla corrosione”, o l’altro che invece si occupa dei “materiali polimerici e strutture”. Senza dimenticare il consorzio cimiteriale. Ma l’assurdità trova il suo apice con la Film Commission Regione Campania, la cui missione “è promuovere la Campania come set ideale per la realizzazione di film, serie televisive, spot pubblicitari ed altri prodotti dell’audiovisivo”.
Gli enti locali dovranno uscire, non oltre il 31 dicembre 2013, dai pacchetti azionari delle società partecipate. E’ il provvedimento di maggiore impatto per la Campania nell’ambito del decreto sulla spending review, poi cè un provvedimento, che avrà grande impatto in regione Campania, in base al quale gli enti locali dovranno uscire, non oltre il 31 dicembre 2013, dai pacchetti azionari delle società partecipate.