Associazioni
‘Andare incontro alle esigenze dei cittadini è un fatto positivo’

Ascolta la lettura dell'articolo
"Le polemiche che stanno fiorendo sulla questione ci sembrano eccessive ed evidenziano una certa paura al cambiamento", così in una nota Milena Petrucciani della Cidec affronta il nodo della liberalizzazione degli orari dei negozi.
"Liberalizzare la gamma delle opportunità di relazione con i consumatori che sono sempre più diversificati nelle abitudini e nei bisogni, è un fatto positivo; andare incontro alle esigenze dei cittadini può accrescere la vendita di prodotti sebbene siamo in una fase di recessione in cui è difficile prefigurare immediati mutamenti di rotta.
Non ci sono nemmeno le condizioni per un ricorso alla Corte costituzionale così come invocato da Regione Veneto, Puglia e Toscana perché il governo, piuttosto che sul commercio che è di competenza regionale, è intervenuto sulla libera concorrenza, che è materia di competenza statale. Siamo ormai stanchi di sentire le solite litanie dei rappresentanti istituzionali sulle eccellenze enogastronomiche territoriali che si materializzano solo in inutili e costosi convegni con risultati pari a zero. Il tempo delle passerelle è finito!
Se si vuole risalire la china, occorrono nuove idee e nuove iniziative, possibilmente a costo zero per le imprese.
Ad esempio: se davvero vogliamo promuovere le eccellenze enogastronomiche, abbiamo mai pensato d promuoverle utilizzando le strutture ricettive? Ci si è mai sforzati di mettere insieme sinergie di comparto? Altrettanto inutili le continue lamentele dei rappresentanti delle istituzioni e delle imprese che continuano a fingersi paladini di attività che loro stessi hanno contribuito a distruggere! Mi riferisco agli scompensi che hanno prodotto i centri commerciali.
Chi, se non loro, hanno promosso e avallato questa scelta scellerata. Gli attori istituzionali devono mettere in campo ogni strumento, amministrativo e politico, per evitare ulteriori danni al commercio, all’artigianato, al turismo sforzandosi di creare condizioni per un maggiore equilibrio possibile tra piccola, media e grande distribuzione".