Associazioni
“Solo attraverso l’unione dei residenti si può avere il rilancio del rione”

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“Troppo spesso – dichiara Giancarlo Verdino, del Comitato "Per Capodimonte" di Benevento – siamo sollecitati dai residenti del quartiere Capodimonte ha far sentire la nostra voce alle Istituzioni locali. Ne vorremmo sicuramente fare a meno, solo se i problemi che attanagliano questo rione fin dal suo insediamento, venissero risolti attraverso una normale gestione della cosa pubblica, riscontrabile in molti comuni anche della stessa Campania, vedi Salerno.
Ed invece, dovendoci confrontare quotidianamente sempre con gli stessi problemi, ci vediamo quasi costretti ad organizzarci in forme associative, partecipate, quali il Comitato di Quartiere. E quindi, nel voler ringraziare tutti coloro, che con umiltà, passione,riservatezza, comprensione, partecipano alle tante attività che promuoviamo autonomamente nel rione, ci vediamo costretti a far sentire la nostra voce per tutelare diritti che altri per responsabilità Istituzionale sarebbero tenuti a farlo. Lo facciamo attraverso l’impegno di tanti valorosi cittadini disponibili, senza essere saccenti, senza amare la filosofia, ma considerando il pragmatismo ingrediente essenziale per attestare la nostra esistenza. Va da sé che il Comitato di Quartiere non è da considerarsi, come qualcuno impropriamente sostiene “ inadatto” o “ inefficace” perche non ha eventualmente raggiunto degli obbiettivi, contraddicendosi nel seguito e nella premessa dei comunicati, ma bensì quella voce libera, scevra da un servilismo obbediente antico, risalente all’epoca di Don Abbondio. I comitati, da sempre, si sono posti nell’ottica di offrire gratuitamente, alle Istituzioni locali, una collaborazione per individuare le problematiche esistenti nei rioni e fungere da sprone, da pungolo, per la risoluzione degli stessi, e non risolverli direttamente. In una sola parola “partecipare”, con P maiuscola, alla programmazione, alle decisioni che interessano il nostro rione. Siamo e ci piace essere considerati come le “sentinelle” del territorio, l’osservatorio del rione per le cose che non vanno, non il terminale del problema.
La nostra attività, è riconosciuta ed apprezzata dalla parrocchia del rione, dai giovani e non, tutto ciò ci induce – tralasciando ogni forma di personalismo incomprensibile, frutto più di un vissuto isolato, frustrante -, ad andare avanti convinti più che mai, che prima del raggiungimento di obbiettivi personali è fondamentale per un vivere dignitoso raggiungere una vivibilità normale per “tutti”. Per amore del nostro territorio, sicuri di non violare nessuna norma giuridica, continueremo a portare avanti le nostre istanze, quelle del territorio, quelle del rione di quella parte sana del rione, non incline al “ padrone” di turno per rivendicare un diritto legato al buon vivere civile. Nel ringraziare anche tutti gli organi della informazione, sia per lo spazio che ci concedono che per la sensibilità da sempre dimostrata verso le attività dei comitati, recependo e dando il giusto risalto a quelle problematiche che altrimenti resterebbero inascoltate, mi sento di lanciare un ancorato appello. Il raggiungimento di obbiettivi comuni si ottiene se tutti remiamo nella stessa direzione, senza fughe isolate e non comprensibili. In un recente passato, questo rione ha scritto molte sentenze, dopo tutti i tre gradi di giudizio, senza ulteriori prove di “appello”, “condannando” alla dedizione, all’abnegazione, alla perseveranza, tutti i residenti indisciplinati, evitando di iscriversi all’associazione della proliferazione isolata. Adelante!", conclude Verdino.