Salute
Sanità, in scadenza i contratti dei precari al Rummo: ‘Vanno rinnovati’

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Con una lettera-petizione al direttore generale Nicola Boccalone, i Direttori di struttura complessa dell’azienda ospedaliera Rummo di Benevento hanno riportato all’attenzione, anche dell’opinione pubblica, la vicenda dei contratti dei medici precari (e comunque del personale impegnato nel settore sanitario senza alcuna stabilizzazione) che sono ormai in dirittura d’arrivo (scadono infatti il giorno di san Silvestro, il 31 dicembre prossimo). La vicenda già ha avuto vasta eco qualche mese addietro, quando, sempre a ridosso della scadenza, si prospettò il problema di una complessiva caduta della qualità del servizio reso all’utenza, se non si fosse giunti al rinnovo. Accordato (si era a giugno) per sei mesi appunto, sulla scorta di un accordo fra l’allora ministro Brunetta ed il governatore Caldoro.
Ora, il problema si ripropone. E così, si diceva, a muoversi sono i direttori di Strutture Complesse ((De Blasio, Trezza, Del Donno, De Cillis, Daniele, Scherillo, Franco, Rocco, Spinosa, Rusciano, Feleppa, Racca, Buonanno, Francesca, Marchese, D’Avenia, Pironti, Bencivenga, Ferro, Nazzaro, Pisano, Sorrentini, Salomone Megna, Serino), sulla scorta “delle prestazioni altamente qualificate rese da tali operatori che hanno consentito a questa azienda di elevare in modo significativo i livelli qualitativi di LEA che, in mancanza, verrebbero fortemente compromessi”. Il discorso si inquadra anche in una più complessiva, “perdurante ed ormai endemica carenza di organico”, che “rende oggettivamente impossibile a tali fini l’utilizzo delle risorse interne le cui energie sono totalmente assorbite dallo svolgimento delle ordinarie funzioni”.
I firmatari concludono auspicando sia elevato il livello di attenzione di Boccalone verso un tema così importante, “quale quello, costituzionalmente garantito, del diritto alla salute e rimettono a successive, specifiche istanze, analitica e motivata relazione sull’attività e l’apporto conferito dai singoli professionisti per i quali ritengono indispensabile il rinnovo del contratto”.