Sindacati
L’Usb contro la manovra del Governo: sciopero il 9 settembre

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Non si fanno attendere le reazioni delle parti sociali: il tempo di mettere in circolo i datid ella manovra finanziaria anticrisi, fra ieri ed oggi, e subito l’Unione Sindacale di Base sintetizza posizione e stigmatizza comportamenti in una nota di fuoco, che già fissa i primi paletti della protesta. Il sindacato sostiene che si è al cospetto di una “vera e propria manovra contro la gente comune, i lavoratori, il Paese. Dentro c’è di tutto meno quello che davvero servirebbe, cioè sganciare l’Italia dalla morsa della speculazione finanziaria e dai diktat dell’Europa. 79 Miliardi di euro a luglio, 45 ad agosto e non è detto che ci si fermi qui riuscendo a non toccare i veri ricchi, quel 10% delle famiglie che detiene oltre il 50% della ricchezza del Paese e quelli che evadono per oltre 120 miliardi di euro l’anno.
Il Governo se la prende ancora con i lavoratori a reddito fisso come i lavoratori pubblici che saranno chiamati a pagare con le loro scarne tredicesime ( quelle con cui si paga il mutuo!) l’inettitudine di una dirigenza lottizzata ed incapace, che saranno ridotti (licenziati?) in ragione del 10% del personale delle amministrazioni centrali e che vedranno il proprio TFR, scampato grazie ad una forte resistenza alla trappola dei fondi pensione, erogato dopo due anni”.
Conseguenza inevitabile della premessa è la chiamata, da parte dell’USB “di tutti i lavoratori alla mobilitazione”. Ed infatti “indice un primo sciopero di due ore per tutto il pubblico impiego il 9 settembre e rinnova l’appello alle forze del sindacalismo conflittuale a costruire al piu’ presto assieme lo sciopero generale e generalizzato”.