Calcio
Attesa per la decisione del Gip Salvini su Paoloni
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"La cosa più difficile è gestire nostra figlia Giulia, che ha tre anni. La sera mi prende il telefono, schiaccia il tasto che fa partire la chiamata a Marco e quando attacca la segreteria dice: ‘Papa’, perché non ‘pondi’? Butto papà!". Michela Spinelli, la moglie di Marco Paoloni, il portiere del Benevento al centro dello scandalo calcioscommesse (ancora in carcere a Cremona), parla così in un’ intervista al settimanale ‘Oggi’. "Siamo stati felicissimi per un periodo che ora mi sembra un’eternità. Lui è cambiato a settembre dell’anno scorso: era assente, nervoso – prosegue la moglie di Paoloni -. All’inizio ho pensato che avesse un’altra donna. Col senno di poi dico: ‘Magari avesse avuto un’amanté". "Ci dovevamo risposare in chiesa – aggiunge – quest’estate, lui voleva aspettare che Giulia fosse abbastanza grande da poter portare le fedi: e invece… Lui è malato di scommesse, non la mente criminale dell’organizzazione. Sono sicura che il processo vero, non quello mediatico, dimostrerà che Marco è limpido, buono, incapace, purtroppo, di vedere la malizia negli altri".
Intanto, sarà resa nota domani o dopodomani la decisione del Gip Guido Salvini riguardo la posizione dell’ex portiere della Cremonese, ora del Benevento Marco Paoloni, arrestato il 1 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta sulle partite truccate. Gli avvocati di Paoloni hanno chiesto la sua scarcerazione.