Provincia di Benevento
Bello: ‘Tpl, parti sociali incapaci di individuare i veri responsabili’
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Sulla vertenza del Trasporto pubblico locale (Tpl), l’assessore provinciale ai trasporti della Provincia di Benevento, Gianvito Bello, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“E’ molto grave che dalle Organizzazioni sindacali arrivi alla Provincia di Benevento l’accusa, del tutto falsa, di essere assente in materia di gestione dei trasporti.
Ed è tanto più grave quanto asserito dalle rappresentanze dei lavoratori in quanto sono le stesse che sono state coinvolte e tuttora vengono coinvolte in una “governance” di gestione di questa delicata fase di transizione da un vecchio ordinamento ad un nuovo, disciplinato dalle leggi, ma che viene reso drammatico da tagli di risorse finanziarie certamente giammai disposte dalla Provincia di Benevento, quanto piuttosto dallo Stato e dalla Regione Campania.
In una situazione di acuta crisi, dovuta alla penuria di risorse e all’aumento dei costi gestionali (i carburanti), la Provincia di Benevento, nei limiti del possibile, è stata vicinissima sia ai lavoratori che alle Imprese, assumendosi responsabilità amministrative, finanziarie e contabili che vanno ben oltre i limiti imposti dalle vigenti disposizioni, come dimostra il recentissimo provvedimento con il quale si è disposta l’anticipazione di cassa per spese di gestione dei trasporti. Tali anticipazioni certamente non sono di competenza della Provincia, ma incombono invece interamente sul capo della Regione Campania, alla quale però nessuno fa rilevare l’inadempimento.
Nonostante la manovra finanziaria in un certo senso “spericolata” operata dalla Provincia, l’accusa che oggi piove sulla stessa proprio da parte delle Organizzazioni di tutela dei lavoratori è francamente ingenerosa – a voler essere benevoli.
Non può stupire pertanto che sulla base di questo atteggiamento grossolano del Sindacato, incapace di cogliere i veri responsabili delle attuale situazione, non venga nemmeno riconosciuto alla Provincia la serietà e il rigore anche scientifico con il quale si sta pilotando l’arrivo di un nuovo regime gestionale entro il 31 dicembre 2011 grazie all’apporto dell’Università degli Studi del Sannio e del suo docente il prof. Gallo, che sta lavorando con impeccabile competenza e specchiato rigore, unitamente ai funzionari tecnici della Provincia.
Né si vuole riconoscere in questo contesto che la Provincia di Benevento è riuscita a limitare al massimo i danni ottenendo tagli finanziari tutto sommato contenuti da parte della Regione Campania e che gli stessi sono stati scaricati su quelle linee che, da un punto di vista oggettivo, non erano certamente di primaria importanza, né potevano vantare un numero sufficiente di viaggiatori che potessero giustificarne la riconferma.
Ed ancora, non si vuole nemmeno riconoscere che la Provincia ha più volte indirizzato per la riorganizzazione del servizio affinché, ottimizzando le risorse disponibili, e tagliando su questo o quello spreco, fosse possibile conservare il posto di lavoro al personale viaggiante.
Tanto io stesso ho sostenuto nel corso di una Assemblea di autisti, e tanto ho cercato sempre di fare, sensibilizzando le Imprese a tenere fermo il numero degli addetti essenziali per il servizio e limando quelle uscite che invece non erano indispensabili per il mantenimento del servizio.
Ora, queste misure di razionalizzazione sono state sollecitate perché stiamo parlando di una situazione transitoria che si esaurirà nel giro di pochi mesi: entro trenta giorni sarà bandita la gara d’appalto per il gestore unico del trasporto locale e tutti gli adempimenti conseguenziali saranno ultimati entro la fine dell’anno.
Nel mentre si ribadisce che Aziende e lavoratori sono quotidianamente in contatto con i nostri Uffici per incontri di natura tecnica finalizzato a rendere il meno traumatico possibile questo periodo di difficoltà, io auspico che finalmente le Organizzazioni Sindacali vogliano assumere un atteggiamento responsabile e costruttivo nei confronti della Provincia, portando nella discussione non false accuse e sterili polemiche, ma proposte operative concrete”.