CULTURA
Pane e argilla per ‘Una terra spaccata’

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Oggi pomerigio alle ore 18,30, alla Libreria Luidig sita al palazzo Collenea, in corso Garibaldi 95 di Benevento, verrà presentato il libro "Una terra spaccata", di Emilia Bersabea Cirillo, con Enzo Rega e la stessa autrice.
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Assai prima che Franco Arminio, scrittore irpino, si inventasse la paesologia, scienza dei paesi dimenticati dell’Irpinia dal post terremoto del 1980 a oggi, Emilia Bersabea Cirillo, scrittrice e architetta, ne aveva fondato le basi in un suo preziosissimo libro edito dalla piccola casa napoletana Filema, Il pane e l’argilla (1999). Il pane e l’argilla era un viaggio nei paesi della terra dell’osso, ovvero nella Campania interna, silenziosa, boscosa, montuosa, fitta di centri antichi e abbazie scoperchiate, di grandi distese erbose battute dal vento, di pascoli e di storie poco raccontate. Ed è qui, su questo stesso territorio che Cirillo, avellinese doc, ambienta il suo nuovo romanzo, Una terra spaccata, che sin dal titolo denunzia un dolore. Un dolore pubblico perché, come è noto, a seguito dell’emergenza rifiuti campana, è in progetto di realizzare un’enorme discarica in uno dei luoghi simbolo dell’Irpinia, il Formicoso, il più grande bacino idrografico del Mezzogiorno, un luogo di incantata bellezza dove al massimo potrebbero sorgere pale eoliche, come quelle che già girano all’altezza di Candela, e, contro questo progetto, si sono mossi abitanti e intellettuali, incluso il musicista e scrittore Vinicio Capossela. (Antonella Cilento)