ECONOMIA
Insolvenze bancarie, la provincia di Benevento sconta quote minori
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Ammonta a 182.000 euro il prestito medio che un’impresa in Italia riesce a ottenere allo sportello bancario, mentre il debito medio sofferto da un imprenditore nei confronti della banca è pari a 12.000 euro.
E’ quanto emerge dal Rapporto economico 2011 di Unioncamere. Milano è al top della classifica per valore di prestito più alto: 457 mila euro; Roma al sesto posto con oltre 287 mila euro. Ultima Enna con 40 mila. Le imprese con le sofferenze bancarie più elevate sono ad Ancona e provincia: 23.500 euro; seguite da Vicenza e Arezzo 18.600. Milano è al quinto posto con 17.700 euro, Roma poco sotto, 15.400 euro, al nono posto, comunque sopra alla media.
In forte frenata nel 2010, la quota di imprese che chiedono prestiti, segnale – dice il rapporto – di un possibile congelamento degli investimenti ma anche di irrigidimenti del rapporto debitorio banche-imprese. La gran parte degli imprenditori lamenta maggior difficoltà di accesso al credito rispetto al passato.
Tra le criticità indicate dal Rapporto Unioncamere, le garanzie reali (per il 58,5%), limitazioni al credito concesso (49% delle aziende manifatturiere). Meno problematico il quadro delle richieste di rientro che coinvole comunque il 10-15% delle aziende. In aumento per le aziende più grandi, il ricorso all’autofinanziamento.
A livello geografico, la maggior parte dei prestiti bancari alle imprese si concentra nel Nord-Ovest (36,4% del totale), mentre al Mezzogiorno va solo il 14,5%. Al Centro e il Nord Est vanno rispettivamente 22,2% e 26,9% del totale dei prestiti.
Situazione diversa per le insolvenze bancarie. Al Sud si verificano situazioni di insolvenza ancora diffuse tali da portare a uno squilibrio tra fase di erogazione e rimborso del credito. In termini relativi, trattandosi in molti casi di prestiti più contenuti rispetto al Centro-Nord, il valore medio delle sofferenze appare più contenuto. Nel Mezzogiorno pesano in media su ciascuna impresa sofferenze bancarie per 8 mila euro, a fronte dei 12 mila del NordOvest e 13mila e oltre del Nord Est e Centro Italia. In quanto a dimensione, a essere più penalizzate sono le imprese più piccole. Su 100 euro erogati al sistema imprese solo 19 euro vanno ad aziende con meno di 20 addetti. Le Pmi ottengono quote maggiori di credito nelle Regioni del Sud, il valore più alto in Molise in cui il 36% dei prestiti bancari va a imprese con meno di 20 addetti. Seguono Trentino, Calabria. Male invece per le Pmi in Lazio (solo 8,7%) e Lombardia, due regioni dove ad assorbire maggiori quote di credito la fanno da padrone le grandi aziende. Nelle posizioni di vertice dell’ottenimento di credito si collocano le due province del Trentino. In fondo alla classifica le province del Meridione.
Anche l’entità delle sofferenze si declina diversamente sul territorio. Le difficoltà registrate al Sud, portano diverse province del Mezzogiorno a posizionarsi nella fascia medio-alta della graduatoria. A scontare minor quote di insolvenze, Rieti (3.200 euro), Imperia (4.200), Sondrio (4.700), Benevento (4.800).